Notizie Locali


SEZIONI
Catania 12°

Gallery

Lo sciopero dei lavoratori Fortè senza stipendio da 10 mesi

Di Redazione |

Oggi, da Trapani a Catania, 50 punti vendita a marchio Forté, sui 60 presenti in Sicilia, sono rimasti chiusi a causa dello sciopero dei lavoratori, in città è rimasto aperto solo quello in via Imbriani e, in provincia, a Misterbianco.

I lavoratori, dopo aver improvvisato un flash mob davanti alle sedi dell’Inps di tutta l’isola esponendo cartelli espliciti (“Meridi Srl, retribuzione di fatto = 0, Inps cassa integrazione = 0, lavoratori Forté senza stipendio da 10 mesi, lavoro senza salario = schiavitù”) hanno incrociato le braccia per otto ore «e non a caso il 23 maggio – spiega Marco Rosario Vizzini, Usi – in occasione del “giorno della legalità”. Una legalità che pretendiamo si ristabilisca anche per i lavoratori e le lavoratrici dei supermercati a marchio Forté, di proprietà della Meridi Srl, che dopo essere stati sfruttati dal patron del Catania Calcio, Nino Pulvirenti, continuano a sopportare il pesante fardello con i commissari nominati dal Tribunale di Catania».

«Oltre a non ricevere lo stipendio da mesi – prosegue Vizzini – la situazione è aggravata dai ritardi dell’Inps nell’erogazione della cassa integrazione straordinaria ottenuta in tempi pre Covid, e ancora bloccata. Ricordiamo che la “vertenza Meridi” dura da quasi un anno, con crediti vantati da lavoratori e lavoratrici nei confronti della Srl di svariate migliaia di euro. Non bastasse, denunciamo le mancanze dei Dpi nei punti vendita, di un protocollo sulla sicurezza allegato al documento di valutazione dei rischi e di una formazione adeguata per contrastare l’epidemia sui luoghi di lavoro».

Un primo risultato è arrivato proprio oggi pomeriggio: «L’azienda – conferma Vizzini – ci ha contattato. Noi abbiamo ribadito che lo sciopero è un diritto garantito e inviolabile per i lavoratori, che attendono risposte chiare. Ci hanno informato di voler riaprire il tavolo del dialogo, in fondo Usi rappresenta 215 lavoratori su 375 in Sicilia. Lunedì 25 maggio è prevista una videoconferenza con l’azienda: ci hanno anticipato che la settimana prossima liquideranno lo stipendio di gennaio, ma se non fosse vero siamo pronti a scendere nuovamente in piazza con un flash mob».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: