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Violenza sulle donne, lo scontro all’Ars tra la deputata Zafarana e il presidente Micciché

Di Redazione |

Durante la seduta dell’Ars di ieri che doveva affrontare la mozione di censura nei confronti dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, si è parlato anche di violenza sulle donne, visto che proprio ieri 25 novembre ricorreva la Giornata internazionale. E l’argomento  è anche diventato oggetto di scontro tra la deputata pentastellata Valentina Zafarana e il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.

Prima che all’Ars si cominci a discutere la mozione di censura all’assessore alla Salute, Ruggero Razza, la deputata Roberta Schillaci chiede la parola per ricordare la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

E il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè annuncia l’intervento della deputata del M5S nella «giornata sulla violenza alla donna». Dai banchi di Sala d’Ercole, col sottofondo di qualche risata, lo correggono più volte: «Contro! Contro la violenza alle donne!». Ma lui, non capendo il senso di quelle urla, chiede: «Scusatemi, non capisco: qual è il vostro problema?».

E dunque dà la parola a Schillaci, «a nome di tutte le altre deputate donne che l’avevano chiesto», su «un problema immenso, superiore a quello che ognuno di noi possa immaginare». La deputata palermitana interviene: «Ogni 72 ore una donna viene uccisa. Bisogna agire sulla repressione, ma anche sull’informazione», afferma, ricordando la misura del Microcredito di libertà «da elargire alle donne attraverso i centri anti violenza nel territorio». E conclude: «Liberiamo le donne dalle case dorate, perché manca loro indipendenza e autonomia».

Ma non è finita qui. La seduta sulla mozione contro l’assessore (cominciata con circa tre ore di ritardo per l’assenza dei parlamentari del centrodestra), s’infiamma. E quando un’altra grillina, Valentina Zafarana, protesta sul rispetto di tempi e procedure, della seduta, Miccichè la invita a «fare la brava». Zafarana non ci sta e chiede la parola «per fatto personale», stigmatizzando: «Io non credo che lei abbia detto mai ai colleghi uomini “faccia il bravo”. È un fatto di violenza di genere». La risposta di Miccichè? «Il leader del suo movimento ha mandato affanc… mezzo mondo e io non le posso dire “faccia la brava”?». Cala il sipario. Domani alle 16 si riprende a parlare di Razza e di Covid in Sicilia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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