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Il business del traffico illegale di carne in Sicilia, tra reati e rischi per la salute

Di Redazione |

CATANIA – Ogni mese, in Sicilia, centinaia di capi di bestiame vengono rubati o ‘smarriti’, finendo spesso in macelli clandestini da cui le carni vengono poi commercializzate senza i dovuti controlli. Tuttò ciò è stato confermato dall’operazione “Gamma Interferon”  portata a termine dalla polizia di Messina. In molti casi dietro a questi ‘smarrimenti’ c’e’ lo zampino di Cosa Nostra, che, con la carne, è entrata in un business illecito che, solo in Sicilia, si aggira attorno ai 5 miliardi di euro. Un business ben documentato nell’aprile scorso da un reportage (che potete vedere nel video qui sopra) di “Vice on Sky tg24” andato in onda nell’aprile scorso. Un reportage che ha raccontato con dovizia di particolari il mercato nero della carne in Sicilia.

Furti e macellazione clandestina alimentano un sistema che sfugge ai controlli, portando all’aumento delle malattie infettive tra gli animali, malattie che in alcuni casi si trasmettono anche all’uomo. La Sicilia è la regione con la piu’ alta diffusione di alcune malattie animali: la tubercolosi bovina, con quasi il 75% di focolai presenti in tutta Italia, e la brucellosi animale, con quasi il 58%.

I reporter di VICE hanno girato la Sicilia per capire cosa si nasconde dietro furti e smarrimenti di bestiame e quale sia il livello di allarme per le epidemie tra gli animali. Sui Monti Nebrodi, in provincia di Messina, hanno incontrato una Task Force che ha l’obiettivo di sconfiggere i reati legati alla macellazione clandestina della carne. Hanno poi parlato con allevatori la cui attività – e la cui salute – è stata colpita dal contagio di malattie infettive, con medici infettivologi e malati, e assistito a vari controlli veterinari negli allevamenti a rischio. Infine sono andati a Palermo per chiedere all’assessore alla Sanità quali siano i sistemi di controllo e contrasto previsti dalla Regione per mantenere alti i livelli di sicurezza alimentare in Sicilia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA