Giubileo dei Giovani, un milione a Tor Vergata per la veglia con Papa Leone
Misure di sicurezza eccezionali, intercettati tre droni
Tutti gli occhi sono puntati su Tor Vergata, anche quelli elettronici della Questura. Sono oltre 300 le telecamere che in queste ore, per l’evento più atteso dell’Anno Santo, il Giubileo dei Giovani, sorvegliano le aree della Capitale dove è maggiore l’afflusso di pellegrini.
Per tutta la giornata i fedeli hanno infatti continuato a raggiungere l’area a ridosso dell’università e della vela di Calatrava per partecipare alla veglia serale, senza alcun tipo di imprevisto. Intercettati dal personale specializzato della Questura, in collaborazione con l’aeronautica, anche tre droni. Due di questi sono stati fatti atterrare, uno mentre sorvolava l'area palco prima dell’arrivo del pontefice a Tor Vergata, mentre un terzo non è stato fatto decollare. I proprietari, tutti ritenuti non pericolosi, erano addetti ai lavori intenzionati a prendere delle immagini e sono stati identificati.
Sono 4000 le forze dell’ordine in campo per l’evento, con un totale di 10mila tra uomini e donne compresi i volontari, impegnati nel garantire la sicurezza incrementata man mano che si raggiungeva la spianata, con i ragazzi controllati uno a uno. Particolare attenzione è stata posta anche in metro per i controlli anti borseggiatori.
Tra gli oltre 300 occhi elettronici, si contano 131 le telecamere puntate su Tor Vergata, 115 che controllano linee della metropolitana, con particolare riferimento alla Linea A e alle stazioni Cinecittà ed Anagnina, senza tralasciare la Metro C, e altri 100 dispositivi ottici sono installati a presidio delle aree urbane, tutte accessibili da remoto dal Centro per la gestione della sicurezza dell’evento.
«C'è un afflusso impressionante di persone. L’organizzazione sta funzionando molto bene, non ci sono stati imprevisti», fa sapere da via di San Vitale il questore di Roma, Roberto Massucci. Un numero di fedeli che nel pomeriggio, a Tor Vergata, è stato in continuo aumento, come mostrato dai monitor. «In alcune zone di Roma sono state registrate code di persone lunghe anche 4 km. Ovvero 2 ore di camminata», ha sottolineato invece il capo della protezione civile nazionale, Fabio Ciciliano. Positivo il commento del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: «Ci sono stati solo 12 ricoveri. Ma sono tutti casi lievi come distorsioni o insolazioni. Al momento nulla di grave».
Un bagno di folla è quello che ha accolto Leone XIV al suo arrivo in elicottero. Bandiere agitate verso l’alto, smartphone puntati verso la papamobile e gruppi che hanno cercato di avvicinarsi quanto più possibile per immortalare il passaggio della vettura bianca: nel momento più atteso per quasi un milione di persone arrivate da tutto il mondo per pregare e cantare tutti insieme, abbracciati sotto al palco nella spianata, come 25 anni fa.
La giornata
Oltre 200 confessionali en plein air, più di mille sacerdoti per dieci diverse lingue, migliaia di giovani pronti a confessarsi ma anche a fare festa: è stata nel segno della penitenza, della preghiera ma infine anche di tanti momenti di celebrazione con canti e balli, la giornata giubilare dei Giovani di oggi al Circo Massimo. Sono stati più di 4500 i ragazzi e le ragazze che già alle 11 del mattino avevano cominciato ad affollare la piazza con lo speciale allestimento per le confessioni: postazioni sotto ampi tendoni, ventilatori sui tavoli dei gazebo , nebulizzatori sparsi per la piazza per smorzare il caldo, sticker delle bandiere per indicare le lingue dei confessori.
Tutto per preparare i giovani ad accostarsi al meglio al grande appuntamento quando sarà papa Leone stesso a presiedere la veglia di preghiera a Tor Vergata, 25 anni dopo lo storico appuntamento con san Giovanni Paolo II. Allora si parlò di un evento con due milioni di partecipanti, cifre al rialzo in realtà e che alla fine non saranno troppo distanti dalle attuali: ora come allora i giovani che si erano prenotati tramite le parrocchie erano mezzo milione, e non si esclude che in questo lungo Giubileo nell’anno dei due Papi, domenica si arrivi a una partecipazione in grado di raddoppiare le cifre iniziali visto che tanti continuano ad arrivare di propria iniziativa. C'è gia chi, come il il Coordinatore per i servizi di accoglienza e assistenza per il Giubileo, Agostino Miozzo parla di «successo» per la partecipazione straordinaria e sottolinea come più del numero conta il clima «sereno, vivace».
Già presentando l’evento, il delegato vaticano, mons. Rino Fisichella, aveva ricordato che rispetto al Duemila oggi ci sono due drammatiche guerre a sconvolgere il mondo ed anche le sempre più massicce norme anti terrorismo dopo l’11 Settembre hanno imposto maggiori controlli e maggiori filtraggi. Per l’ingresso a Tor Vergata domani, il questore di Roma, Roberto Massucci, ricorda infatti che i giovani saranno controllati uno ad uno, mentre dai tre varchi di accesso all’area i giovani pellegrini dovranno percorrere l’ultimo tratto di 5 km a piedi. Le maggiori limitazioni rispetto al passato tuttavia non scoraggiano i giovani e il loro entusiasmo incontenibile. Per tutta la giornata non solo il Circo Massimo, ma tutta la Capitale, con eventi collaterali a Santa Maria Maggiore (da dove è partito anche un manifesto dei giovani promosso dalla Comunità di Sant'Egidio), e la stessa piazza San Pietro (dove hanno 'dominatò gli spagnoli con il loro evento di testimonianze, preghiera ed animazione dedicato), hanno dato alla città un volto ricco di messaggi di speranza, di pace e di fratellanza. Domani i cancelli, proprio come ad un concerto rock, apriranno alle ore 9, l’animazione comincerà alle 14 e infine, alle 20:30 arriverà il Papa che prima di presiedere al rito farà un giro tra la folla in papamobile. Leone XIV dialogherà quindi con i giovani rispondendo a tre loro domande su amicizia, era digitale, fratellanza. Poi, proprio come nel Duemila, i giovani resteranno a dormire tutti insieme, distesi sul prato a scrutare le stelle.