21 dicembre 2025 - Aggiornato alle 10:22
×

In volo con il drone sulla nuova frana in Cadore: Cortina d'Ampezzo irraggiungibile

Tra picchi di caldo e piogge, le montagne continuano a preoccupare

Redazione La Sicilia

01 Luglio 2025, 20:25

Non smettono di «muoversi» e di preoccupare le montagne del Cadore, tra picchi di caldo che staccano polveri e massi e piogge improvvise che alimentano vecchie e nuove colate detritiche. La scorsa notte nuovamente è stata la volta della Croda Marcora, nel massiccio del Sorapis tra San Vito di Cadore e Cortina D’Ampezzo.

Un acquazzone ha mosso una nuova frana in prossimità della località Dogana Vecchia, che si è abbattuta e ha invaso la statale 51 di Alemagna, bloccando l’accesso dalla pianura a Cortina. In quel momento non transitavano fortunatamente veicoli o persone. La frana ha un fronte di lunghezza di 100 metri ed è alta 4 metri, e ha formato un nuovo canale di discesa sul versante della croda, fino all’alveo del fiume Boite. Dopo che in mattinata si erano svolti accertamenti e perizie per vedere come ripulire la strada, la colata si è nuovamente mossa nel pomeriggio, innescata da un altro forte temporale.

I Vigili del fuoco di Belluno e Verona sono intervenuti sul posto con pale gommate, un escavatore e un camion, assieme alle squadre di Cortina e del distaccamento volontario di San Vito. E hanno girato con un drone un video in volo sulla frana.

Per chi arriva dalla pianura, Cortina è raggiungibile o da Auronzo di Cadore attraverso il Passo Tre Croci, o dalla Val Zoldana e Passo Giau, con deviazione da Longarone, o infine dalla Val Pusteria e Dobbiaco (Bolzano). Il sindaco di San Vito, Franco De Bon, ha detto che ci vorranno almeno tre giorni per liberare la sede stradale dai 40-50mila metri cubi di materiale.