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La catanese Aurora Lucia Villani alla cerimonia del Cappello alpino

Ha terminato con successo l'addestramento ad Aosta cominciato il 10 aprile scorso. La giovane è ufficialmente una pinna nera.

Laura Distefano

07 Luglio 2025, 16:45

Aurora Lucia Villani è finalmente una penna nera. La giovane catanese ha completato l’addestramento ad Aosta e ha conquistato il cappello da alpina. «Qui ho scoperto il vulcano che c’è in me», aveva raccontato a La Sicilia a maggio. Mese che l'ha portata a partecipare al più importante evento per il corpo degli alpini. E cioè l’adunata nazionale che quest’anno si è svolta a Biella, in Piemonte. Aurora è stata tra i centotrenta giovani alpini che hanno ricevuto sabato scorso il cappello con la penna nera, simbolo del Corpo di soldati di montagna più famoso, al termine di una cerimonia solenne nella rinnovata piazza del Duomo all’Aquila, presenti il Sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Carmine Masiello e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero.

Una grande conquista dopo undici settimane di corso al Centro Addestramento Alpino di Aosta, con lunghe marce, ascensioni impegnative, corsi di sci, alpinismo e combattimento in montagna, i militari del corso “Solarolo III” (dal nome di una battaglia della Grande Guerra in cui l’Aosta meritò la medaglia d’oro al valore) hanno viaggiato verso il capoluogo abruzzese per l’ultima tappa del percorso che li ha portati nelle Truppe Alpine dell’Esercito. In Abruzzo l’intreccio tra la montagna - con l’ascensione zaino in spalla sul Gran Sasso (2912 metri di altitudine) e il cammino di San Gabriele, una marcia di 21 km verso l’omonimo santuario che le penne nere abruzzesi percorrevano prima di partire per i fronti delle guerre mondiali – e la solidarietà, con la visita al Comune di Fossa, che gli Alpini in congedo hanno ricostruito dopo il terremoto del 2009. Oggi tra le truppe alpine c'è una vulcanica catanese.