16 dicembre 2025 - Aggiornato alle 06:15
×

L'intervento a Catania

Schlein alla festa del Pd in Sicilia rilancia "il campo largo"

La segretaria torna così a richiamare il centrosinistra all’unità dopo i battibecchi tra dem e pentastellati sulla coalizione

Salvo Catalano

15 Dicembre 2025, 21:13

È il giorno dopo l’assemblea del Pd. E la segretaria Elly Schlein vola a Catania per la festa del partito, dove riprende e rafforza la sfida lanciata nella sua relazione. «Facciamo insieme questo percorso sul programma, a breve vi daremo indicazioni su come metterci al lavoro», è l'invito della leader. Che guarda alla «partita apertissima» delle politiche e chiede pieno coinvolgimento alla base intorno alle «cinque priorità» elencate a Reggio Emilia. Per Schlein, il lavoro del partito sul programma costituirà «il contributo al percorso che faremo con la nostra coalizione». La segretaria torna così a richiamare il centrosinistra all’unità dopo i battibecchi tra dem e pentastellati sulla coalizione. Ma deve fare i conti con un 'campo largò' di nuovo spaccato in Parlamento sulla politica estera e con la nuova minoranza del partito pronta a incalzarla su temi e democrazia interna.

Schlein lancia messaggi all’esterno e all’interno. «Anche in Sicilia ci sarà la stessa coalizione delle ultime elezioni regionali», scandisce. Lasciando intendere che alternative non ce ne sono. «Noi siamo sempre testardamente unitari», ripete. Sottolineando la bontà di un «metodo che ci sta portando degli importanti frutti». «Se mettiamo insieme i voti assoluti delle ultime 13 regionali - spiega - la nostra coalizione ha più voti del centrodestra». Un dato che vuole evidenziare agli occhi degli alleati - che tali non vogliono considerarsi - ma anche ai dem che temono «un Pd subalterno ai 5 Stelle».

Ed è proprio questa una delle preoccupazioni ricorrenti tra gli ultra-riformisti, che dopo l’ingresso in maggioranza di Stefano Bonaccini si preparano a insistere nel merito e nel metodo. «Non siamo in grado di prendere una posizione chiara sui confini dell’Ucraina, su Trump. Abbiamo paura di deludere Conte?», dichiara in un’intervista la deputata Lia Quartapelle, nella corrente riformista di Lorenzo Guerini, Pina Picierno e Graziano Delrio. «L'assemblea - si ragiona nell’area - ha ufficializzato una minoranza. Siamo oltre il 15% dei votanti». La riflessione prende spunto dalla scarsa partecipazione al voto all’assemblea romana, ma non si ferma qui. Si chiede alla segretaria un confronto maggiore negli organismi del partito. E lo sguardo è già rivolto al futuro, con nuove iniziative, dopo quelle di Milano e Prato, volte a stimolare Schlein su temi come sicurezza, difesa e Mezzogiorno. «Nessun fuoco amico - si rassicura - ma un contributo per far raggiungere al partito un profilo di governo». Mentre la leader dalla Sicilia puntualizza: "C'era chi scommetteva su divisioni e scissioni, e invece il Pd è più vivo che mai".

Intanto, il gruppo dem lavora alla risoluzione da presentare in Aula in occasione delle comunicazione della premier in vista del Consiglio europeo. Ci saranno un passaggio sulla difesa europea e un riferimento ai rapporti tra Ue e Usa. Ma il centrosinistra andrà ancora una volta in ordine sparso, con M5S e Avs al lavoro su altri due distinti documenti.