24 dicembre 2025 - Aggiornato alle 14:23
×

in russia

Scintille in volto al capitano: il "fuoco freddo" colpisce Dmitry Khusainov a Kemerovo (che rischia un occhio)

Il capitano Khusainov colpito in pieno volto: paura per la vista, scuse ufficiali e verifiche sulla sicurezza degli effetti pirotecnici in campo

Fabio Russello

24 Dicembre 2025, 12:12

Un getto di luce bianca esplode a pochi centimetri da un volto, non quello estasiato di un pubblico in festa, ma quello stravolto di un atleta che si accascia portandosi le mani agli occhi. Il paradosso è nel nome: “fuoco freddo”. In Kemerovo, durante una partita di Coppa di Lega russa di futsal, lo spettacolo pensato per celebrare un gol ha quasi trasformato la celebrazione in incidente. Il capitano dell’Ukhta, Dmitry Khusainov, è stato investito in piena faccia dalle scintille di un dispositivo pirotecnico posizionato dietro la porta. Ha ricevuto cure a bordo campo, la gara è stata fermata brevemente e poi ripresa. Per lui, oltre allo spavento, il rischio di un danno agli occhi: “poteva perdere un occhio”, hanno commentato a caldo. Le scuse degli organizzatori sono arrivate nell’immediato.

Cosa è accaduto a Kemerovo: la sequenza dell’incidente

Il fatto è avvenuto durante Ukhta–Novaya Generatsiya a Kemerovo, incontro di Coppa di Lega (futsal) andato in scena nel fine settimana del 22 dicembre 2025. In occasione di una rete subita dall’Ukhta, Khusainov è finito oltre la linea di fondo per provare un salvataggio disperato: proprio lì, dietro la porta, era collocato il dispositivo per i cosiddetti “fuochi d’artificio freddi” che, partito in ritardo rispetto al gol, ha proiettato un fascio di scintille direttamente sul volto del giocatore. La partita è stata interrotta per consentire l’intervento dello staff medico; poi il capitano è rientrato in campo. Nel post-gara sono proseguiti i controlli precauzionali. Secondo le cronache russe, l’Ukhta ha vinto 6–5, ma la scena che ha fatto il giro del web è stata quella dell’investimento del getto di scintille sul volto del capitano.

Le immagini, rilanciate anche dai canali social e riprese da media russofoni e internazionali, mostrano Khusainov cadere e portarsi entrambe le mani agli occhi, evidentemente colpiti dal getto. I giornali locali hanno riferito di “possibile ustione” evitata per pochi centimetri e di un rischio concreto per la vista, scongiurato per fortuna.

Le scuse ufficiali e le responsabilità degli organizzatori

A stretto giro sono arrivate le scuse degli organizzatori del torneo e della Superliga russa. In una comunicazione diffusa sui canali ufficiali, è stato riconosciuto il “lancio intempestivo del fuoco d’artificio freddo”, con il rischio di danni alla salute del giocatore. La stessa Superliga, per voce dell’executive director Ivan Shabanov, ha fatto sapere di aver presentato scuse personali al club Ukhta, che le ha accettate. Il messaggio è chiaro: l’errore c’è stato e ha messo a repentaglio l’incolumità dell’atleta.

Chi è Dmitry Khusainov: capitano, uomo simbolo e leader realizzativo

Non si tratta di un giocatore qualunque. Dmitry Khusainov è il capitano dell’Ukhta, campione nazionale in carica. Nella scorsa stagione ha contribuito al primo storico titolo del club e nel 2025 ha alzato anche il Supercoppa di Russia, firmando il gol decisivo contro KPRF. È un leader tecnico ed emotivo, capace di segnare reti pesanti: i media specializzati riportano che in questa stagione di Superliga aveva già raggiunto quota 18 gol, dato che conferma la centralità del suo ruolo nello scacchiere di Vadim Yashin.

Il suo profilo spiega anche la prontezza con cui lo staff ha voluto eseguire accertamenti: proteggere un patrimonio tecnico e umano significa non lasciare nulla al caso, soprattutto quando si parla di occhi, l’organo più esposto di fronte a scintille e polveri metalliche.

Cosa non ha funzionato a bordo campo

Dalle ricostruzioni emerge un punto chiave: il ritardo di attivazione del dispositivo. La logica di questi effetti è la sincronizzazione perfetta con l’evento (gol, presentazione, ingresso in campo). Se il timer non è coerente, se c’è un ritardo o se l’atleta si trova, per dinamica di gioco, proprio nella traiettoria del getto di scintille, l’effetto “wow” diventa pericolo. Qui sarebbe mancata una corretta zona di rispetto dietro la porta, un buffer fisico e visivo che impedisca l’accesso all’area di emissione; o, almeno, un sistema di interlock/arresto che rilevi presenze ravvicinate e inibisca l’attivazione. Gli organizzatori hanno riconosciuto l’errore procedurale e si sono scusati, ma l’episodio accende i riflettori su prassi che, in impianti indoor e con giocatori che si muovono a velocità e inerzia elevate, non possono essere lasciate alla sola buona volontà.

La partita, oltre lo spavento

Sul parquet, la Coppa di Lega ha visto comunque l’Ukhta imporsi 6–5 sulla Novaya Generatsiya. È un dato che sposta il focus sul campo solo in parte: se da un lato testimonia la capacità di Khusainov di tornare a giocare, dall’altro non può sminuire un episodio che, in altri contesti e con minore fortuna, avrebbe potuto generare un trauma oculare serio. Le testate russe hanno rimarcato come le scuse ufficiali siano state accompagnate dalla promessa di verifiche sull’iter di attivazione dei dispositivi.