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Lampedusa, il blocco stradale (poi rimosso) e l’ira del questore: «E’ un reato»

Il video è diventato virale e corre nelle chat di whatsapp

Di Redazione |

La voce del questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, riecheggia a Lampedusa, dove gli abitanti che non hanno preso parte alla manifestazione di stamane ascoltano la registrazione della telefonata che rimbalza su whatsapp. Gli isolani, al lavoro o al bar ascoltano a tutto volume le parole del questore a proposito delle voci che avevano scatenato la protesta, e cioè la realizzazione di una tendopoli nell’ex base militare Loran. Progetto smentito dal questore.

Dopo la telefonata con il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari è stato sgomberato il blocco stradale creato fra le vie Vittorio Emanuele e Ariosto.«Il gesto di fare passare il camion è stato un piccolo segnale di distensione – ha detto Giacomo Sferlazzo del movimento Mediterraneo Pelagie -. Siamo qui per bloccare le tende e se dal caso andiamo a Ponente perché il nostro obiettivo è bloccare la tendopoli. Questo blocco è stato un primo segnale per far capire che siamo disposti anche a gettarci sotto i camion per bloccare la tendopoli. Non abbiamo paura del questore, della Meloni, della Von der Leyen, vengano in piazza a parlare con noi. Resteremo qui finché l’isola non verrà svuotata e bypassata affinché possa respirare e la popolazione possa essere tranquilla e non più martoriata».Sempre al microfono è stato lanciato, tanto da Sferlazzo quanto dal vice sindaco Attilio Lucia, un appello: «Tutta la popolazione deve prendere coscienza della gravità della situazione perché qualcuno ancora pensa che la situazione possa essere gestita. Noi siamo per la pace, siamo per la pace». La gente nella piazza, dove sorge l’obelisco, ha applaudito. A tutti i commercianti è stato chiesto di abbassare le saracinesche e scendere in piazza, così come sono state invitate le famiglie con i bambini piccoli e gli anziani.Il sit-in, sotto il Comune, va avanti e gli isolani si sono dati appuntamento, per le 17,30, al porto per una nuova manifestazione.

Sarà un’area logistica per gli operatori di governo quella che dovrebbe essere creata nell’ex base Loran di Lampedusa: la tendopoli che gli isolani stanno, con veemenza, contestando. A spiegarlo, tentando di fare ulteriormente chiarezza, è il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari che non sapeva, almeno fino ad ieri, di cosa effettivamente si trattasse. «Sull’isola, abbiamo bisogno di spazi per lavorare, conservare materiali e attrezzature, e l’Esercito li sta apprestando» ha detto Ricifari. Intanto, alle 17,30, al porto, i lampedusani – temendo che venga creata una tendopoli per migranti – faranno una nuova, pacifica, manifestazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA