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Migranti, responsabile soccorso Msf: «Persone in sofferenza, devono essere sbarcate»

Riccardo Gatti, sceso dalla nave Geo Barents, fa il punto sulla situazione dei 214 migranti ancora a bordo della nave

Di Francesca Aglieri Rinella |

“Purtroppo lo stato di sofferenza delle persone ha fatto sì che tre di loro si siano buttate in acqua. Stiamo vedendo il loro stato di salute anche se psicologicamente c’è un livello molto alto perché a bordo la situazione è molto critica”. A parlare è Riccardo Gatti, responsabile delle operazioni di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere che, sceso dalla nave Geo Barents, ormeggiata al Porto di Catania, fa il punto sulla situazione dei 214 migranti a bordo in attesa che questi possano essere sbarcati. 

“Da stamattina – aggiunge Gatti – ci sono stati diversi casi di attacchi di panico sulla nave, perché la situazione psicologica è conseguente, non solo alla lunga attesa, ma anche al fatto che adesso si sta in un porto e non puoi scendere. Ieri non c’è stato alcuno screening psicologico da parte dei medici, stiamo parlando di persone che devono essere sbarcate il prima possibile in un porto sicuro come previsto dalle norme sul soccorso in mare”.

Nel porto di Catania rimangono in presidio un gruppo di attivisti che affermano: «Se non scende l’ultimo, noi non ce ne andiamo», «liberi tutti, libere tutti». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA