Naufragio a sud di Lampedusa, le drammatiche immagini del salvataggio. Undici salme verso Porto Empedocle
I morti, in totale, sono 27, fra i quali una neonata. All'appello dovrebbero mancare da 13 a 23 migranti
Sono riprese stamane le ricerche dei dispersi dopo il naufragio dei due barconi avvenuto mercoledì a sud di Lampedusa e in cui sono morti 27 migranti, fra cui un neonata. L’area di perlustrazione è stata allargata. E continuano anche le audizioni dei gruppi di egiziani e sudanesi per capire la dinamica della tragedia, ma soprattutto cercare di ricostruire il numero esatto di persone a bordo dei due natanti affondati. I racconti sono molto confusi.
In totale sui due barconi partiti entrambi dalla Libia, sembra che vi fossero da 100 a 110 persone. All’appello quindi dovrebbero mancare da 13 a 23 migranti. Ma appare strano agli uomini che sulle motovedette perlustrano il mare che non sia stata trovata alcuna persona viva o morta. Due cadaveri, già avvistati ieri, sono rimasti intrappolati nello scafo affondato. Le ricerche dureranno 72 ore e dovrebbero quindi terminare nella mattinata di domenica.
L’eco della tragedia non ha fermato il flusso di barche e barchini dalla Libia verso la Sicilia. Dalla scorsa notte ci sono stati cinque salvataggi con 202 persone fatte sbarcare a Lampedusa. Nell’hotspot si trovano 269 ospiti. Tra i migranti giunti oggi due sono stati portati al poliambulatorio, uno per lipotimia e l’altro per ipotermia; sono stati accertati 34 casi di scabbia, mentre un uomo ha ferite da percosse, uno ha il piede fratturato e un altro ha una ferita a un occhio.
Comincerà stasera, o al massimo nel giorno di Ferragosto, lo straziante riconoscimento delle vittime del naufragio. Fra i 58 naufraghi nell’hotspot (due sono ricoverati all’ospedale di Agrigento) c'è chi dice d’aver perso marito e figlio, chi invece piange per la sorella e chi non sa darsi pace perché viaggiava con tutta la famiglia e non ha più nessuno: non sa dove siano finiti moglie e figlioletto. Tutti vengono assistiti e supportati dagli psicologi della Croce rossa, che gestisce la struttura di contrada Imbriacola. Ai migranti che dicono d’aver perso un familiare o un compagno di viaggio, magari conosciuto durante la detenzione in qualche safety house libica, verranno mostrate le foto dei volti dei 23 cadaveri che si trovano nella camera mortuaria. I superstiti sapranno così se familiari o amici sono fra le vittime o sono dispersi.
La procura intanto ha dato il via libera alla sepoltura delle vittime: i 23 migranti - 13 uomini, 7 donne e 3 minori, fra cui una neonata - sono tutti annegati. Sui loro corpi nessun segno di violenza. Undici bare, con i corpi dei migranti morti nel doppio naufragio di ieri a largo di Lampedusa, dovrebbero partire domattina con il traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle (Agrigento). Dopo il via libera al seppellimento, arrivato dalla Procura, Comune di Lampedusa e Prefettura sono al lavoro per il trasferimento dei cadaveri e la loro sistemazione nei cimiteri della provincia.
Fra i tanti sindaci che hanno dato disponibilità c'è anche quello della piccola Castrofilippo, Gioacchino Baio. «Abbiamo dato disponibilità di un loculo per adulti e mi è stato comunicato che domani sera arriverà una salma degli ultimi naufragi a largo di Lampedusa», dice il sindaco.
Luca Casarini, capo missione di Mediterranea Saving Humans, polemizza col governo dicendo che la tragedia di Lampedusa «si poteva evitare». «Il governo, da Salvini a Piantedosi, fino alla premier Meloni - dice - si rifugia dietro frasi di circostanza per riproporre la solita formula: colpa dei trafficanti di esseri umani. Perché, chiedo a Meloni, non avete diramato in tempo un alert a tutte le navi presenti in quel tratto di mare, avvisando che c'era una situazione di pericolo, in modo da far convergere verso quell'imbarcazione più mezzi possibili? Serve un piano di soccorso vero, collaborando con le navi civili, invece che incentivare l’omissione di soccorso come strumento per i respingimenti e usare i naufragi come deterrenza alle partenze, che ci saranno comunque come è dimostrato».