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Gad Lerner a Pontida si fa strada tra insulti di ogni tipo

Di Redazione |

Pontida (Bergamo) – A Pontida il popolo della Lega prende di mira Gad Lerner, mentre un videomaker di Repubblica riceve una manata sul microfono della telecamera, che si è poi rotto. La tensione degli ultrà leghisti va in scena dalle prime ore della mattinata, intorno alle 8.30, quando il giovane cronista con la sua telecamera si avvicina ad alcuni manifestanti, ponendo domande sulla fine dell’alleanza tra Salvini e Di Maio. “E’ meglio che te ne vai, altrimenti ci incazziamo” lo incalzano. Insulti seguiti da una manata sul microfono. Alcuni, rispondendo al giornalista, urlano “Mattarella mafioso”, ribadendo al giovane che è meglio se ne vada via dal pratone. Risultato: tanto clamore e una videocamera fuori servizio, a testimonianza della tensione che si respira a Pontida. Il videomaker trova riparo nel centro stampa, continuando il suo lavoro. Poco dopo dal pratone arrivano nuovi fischi e boati: questa volta gli insulti e i cori – dal “verme-verme”, al “buffone-buffone” – sono per Gad Lerner. Che deve essere praticamente scortato fino al punto stampa. 

All’ex direttore del Tg1 qualcuno rimprovera pure l’abbigliamento casual: “Guarda come sei vestito, ti devi vestire come noi”. Altri semplicemente lo chiamano “venduto”. Un coro dedicato a lui, alla fine, scatta con la sola parola ‘Bi-bbia-no. Il giornalista cerca pure un dialogo con la piazza, e si mette a parlare con un giovane militante che gli sollecita le scuse. “Ti devi scusare – gli dice – perché hai detto che siamo fascisti, mentre io faccio volontariato”. Poi gli si avvicina e chiede ai fotografi di scattare una foto, mentre i due si danno la mano. “Mi ha chiesto scusa”, aggiunge il leghista, mentre Lerner sorride, spiegando che non è andata così. 

Video dal canale Youtube La RepubblicaCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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