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Ora gli Usa temono l’invasione dei calabroni giganti

Di Redazione |

Calabroni giganti invasivi, una specie asiatica, sono stati avvistati negli Stati Uniti per la prima volta quest’anno nello Stato di Washington. Pubblicato negli Insider della Washington State University, l’articolo scientifico descrive il rapporto degli apicoltori, che hanno trovato decine di api decapitate da questa specie invasiva, dal pungiglione velenoso.

“Questi calabroni possono superare i 5 cm, e il loro pungiglione potrebbe essere letale per gli umani, se dovesse colpire più di una volta. Sono insetti appartenenti alla specie delle vespe mandarine, o calabroni killer, come vengono comunemente chiamati”, spiega Susan Cobey, allevatrice di api presso il Dipartimento di Entomologia della Washington State University.

“Non sappiamo ancora come siano arrivati negli Stati Uniti, potrebbero essere stati trasportati dal commercio internazionale”, ipotizza Seth Truscott, esperta di risorse agricole, umane e naturali presso la Washington State University, aggiungendo che il primo avvistamento è avvenuto a dicembre, quando l’insetto probabilmente ha costruito dei nidi. “Ora, con la fine del letargo, i calabroni sono tornati attivi e alla fine dell’estate, fino all’autunno, i maschi tendono a essere più distruttivi, attaccando gli alveari delle api e divorando le larve per portare nutrimenti alle regine. Le loro punture rilasciano una potente neurotossina”.

I funzionari agricoli dello stato di Washington consigliano ad apicoltori e allevatori di denunciare immediatamente qualunque avvistamento, ma intimano di non avvicinarsi troppo, dato che i pungiglioni dei calabroni giganti possono penetrare le normali tute da apicoltore. “Il momento più probabile per catturare questi insetti è la finestra compresa tra luglio e ottobre, quando vengono stabilite le colonie e gli operai sono in cerca di cibo”, dichiara Chris Looney, del Dipartimento di Agricoltura dello Stato di Washington. “Le trappole per le regine potrebbero essere piazzate già nel mese di aprile ed è stata anche lanciata un’applicazione per segnalare più rapidamente gli avvistamenti. È importante preservare le api, che sono già a rischio di estinzione, da questa specie invasiva”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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