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Cristiano Ronaldo e l’isola “segreta” nel Mar Rosso: cosa sappiamo davvero dell’ultimo investimento del fuoriclasse

Un rifugio esclusivo tra coralli e cieli scurissimi: l’acquisto che allarga l’impero immobiliare di CR7 e illumina il progetto turistico saudita

Redazione La Sicilia

24 Dicembre 2025, 12:06

A 26 chilometri dalla costa saudita, in un tratto di mare protetto fra barriere coralline intatte e cieli certificati tra i più bui al mondo, Cristiano Ronaldo ha messo la firma su un acquisto che racconta molto più di un capriccio di lusso: due residenze private nella Ritz-Carlton Reserve di Nujuma, nell’arcipelago delle Ummahat Islands, nel cuore del grande progetto turistico del Mar Rosso. Un’operazione che intreccia privacy, architettura d’autore, sostenibilità dichiarata e geografia del nuovo calcio globale. Le conferme arrivano dal developer del sito, Red Sea Global, e da testate autorevoli dell’area, mentre il prezzo resta avvolto da riservatezza: alcune fonti parlano di una cifra complessiva nell’ordine di circa 7 milioni di sterline, ma senza conferme ufficiali.

Dove si trova Nujuma e perché conta

Nujuma è un complesso ultra esclusivo affacciato sul Mar Rosso, parte del più ampio disegno di rigenerazione turistica del Regno. L’isola, raggiungibile solo con imbarcazioni a noleggio o idrovolante, dista circa 26 km dalla terraferma; qui sorgono 19 residenze private e 63 ville di resort in gestione Ritz-Carlton Reserve, un marchio che il gruppo Marriott utilizza per luoghi remoti e a bassissimo impatto, con un servizio fatto su misura e pochi ospiti. Il sito è uno dei tasselli simbolo del progetto The Red Sea, sviluppato da Red Sea Global con l’obiettivo, tra gli altri, di generare un beneficio netto del 30% per la biodiversità entro il 2040.

L’ambientazione è quanto di più lontano dai riflettori: barriere coralline vive e protette, spiagge bianchissime, mangrovieti e un cielo notturno tra i più limpidi del pianeta per assenza di inquinamento luminoso. Non è un caso che il nome “Nujuma” richiami in arabo le “stelle” e che in ogni villa ci sia un telescopio per l’osservazione.

L’acquisto: due ville, due funzioni

Secondo le informazioni disponibili e confermate da Red Sea Global, Ronaldo e Georgina Rodríguez hanno acquisito due residenze private: una villa con tre camere pensata per i soggiorni con la famiglia e una con due camere per fughe più intime. È un dettaglio coerente con il disegno del progetto: poche unità abitative, rigorosamente indipendenti e distanziate, per garantire riservatezza totale e accesso diretto al mare.

Sul prezzo, come detto, non ci sono comunicazioni ufficiali: alcune testate internazionali hanno ipotizzato un investimento complessivo attorno a 7 milioni di sterline (circa 8,8 milioni di euro al cambio medio), ma senza documenti o conferme pubbliche è corretto parlare di stime e non di dati certi. La politica di Nujuma, d’altronde, è quella di tenere riservati i valori delle residenze: la trasparenza di listino riguarda semmai il lato “resort”, dove le tariffe partono da 2.600-3.000 dollari a notte a seconda della stagione.

Architettura e firma progettuale

Una delle chiavi del fascino di Nujuma è l’architettura biomimetica: le cupole e le coperture riprendono forme conchigliari, i materiali e le texture richiamano sabbia e mare, i percorsi pedonali sono incorniciati da vegetazione autoctona. La progettazione porta la firma di Foster + Partners – studio di Norman Foster – con Dewan Architects + Engineers nel ruolo di executive architect: un’informazione importante per distinguere tra la “visione” e la “messa in opera” del progetto.

Il masterplan riduce l’impronta edilizia e dialoga con l’ecosistema: le overwater villas sono collegate da una passerella ad anello che diventa iconografia del luogo; le ville su spiaggia sono orientate per massimizzare luce naturale e ventilazione, con piscine private e ampie zone d’ombra. Non mancano laboratori di conservazione, centri diving, spa e ricerca gastronomica ispirata alla cultura costiera.

Come si arriva e cosa significa “solo barca o idrovolante”

L’accesso avviene via charter marittimo o idrovolante, in partenza dall’aeroporto internazionale del Mar Rosso e dai pontili dedicati sulla costa. La scelta non è un vezzo scenografico: rientra nella strategia di limitare il traffico e l’impatto sulla fauna marina e sul corallo. Tempi di trasferimento variabili, ma l’esperienza è calibrata sulla discrezione: qui la “logistica” diventa parte del lusso.

Perché proprio qui: il filo che lega vacanze e carriera

Dietro l’acquisto c’è anche un fattore emotivo. Ronaldo e Rodríguez avevano già frequentato l’area del Mar Rosso durante i periodi di pausa del campionato saudita; l’attaccante di Al-Nassr ha raccontato di aver percepito in queste isole una pace rara, un ritmo che “fa respirare”. Dichiarazioni riportate da fonti locali sottolineano la “connessione personale” con il luogo: elementi che, al di là della retorica del lusso, raccontano la ricerca di normalità di un fuoriclasse che vive da quasi due decenni in massima esposizione pubblica.

Che cosa c’è attorno: turismo, investimenti e sostenibilità

La cornice è quella di The Red Sea, progetto faro di Red Sea Global: oltre 90 isole e migliaia di chilometri quadrati di mare e deserto trasformati in un laboratorio di turismo rigenerativo. L’obiettivo dichiarato è potenziare la biodiversità rispetto alla situazione di partenza – non solo preservarla – con interventi su mangrovie, barriere coralline e monitoraggio della fauna. Per un calciatore, investire qui significa anche allinearsi con una narrazione ufficiale del Paese: innovazione, apertura controllata, nuove rotte del turismo.

È importante ricordare che Nujuma non è un albergo qualunque: si tratta del primo Ritz-Carlton Reserve del Medio Oriente, aperto nel maggio 2024, subito inserito tra gli hotspot dell’hôtellerie globale e premiato nel 2025 come “Best New Hotel” dalla Forbes Travel Guide. Un riconoscimento che, al netto degli aspetti di marketing, racconta uno standard di servizio e qualità costruttiva fuori scala.

Il ruolo dell’architettura (e di chi la paga)

Il fascino di Nujuma ha anche un risvolto “industriale”: negli ultimi anni Foster + Partners ha firmato diversi progetti in Arabia Saudita, contribuendo a risultati economici da record per lo studio londinese. Il blasone internazionale di firme simili offre visibilità al progetto e, insieme, garantisce un linguaggio architettonico riconoscibile: forme morbide, materiali naturali, palette cromatica coerente con l’ambiente. È un’estetica oggi dominante nel segmento ultra-luxury, che in Arabia Saudita trova capitali, spazi e ambizione.

Quanto costa dormire qui? E quanto vale comprare una villa?

Sul lato “ospiti”, come detto, parliamo di tariffe che partono in bassa stagione da circa 2.600-3.000 dollari a notte per una villa base, con punte che superano abbondantemente le cinque cifre per le unità più grandi. Sono prezzi coerenti con la politica di scarsità di offerta, il servizio iper personalizzato e i costi logistici di un’isola privata. Sul lato “proprietari”, le stime pressappoco a sette cifre per singola unità (e otto nel caso di più ville o format speciali) circolano da mesi sui media, ma senza listini pubblici: per questo, nel caso di Ronaldo, parliamo di rumor plausibili ma non verificati ufficialmente. La prudenza è d’obbligo.

Cosa cambia per Ronaldo e per il progetto

Per Ronaldo, che a 40 anni continua a calcare i campi con la maglia di Al-Nassr, l’acquisto di due residenze in un luogo così irrangiungibile è una assicurazione di tranquillità: spazio per la famiglia, allenamenti personalizzati lontani dai riflettori, recupero senza pressioni. È anche, con ogni probabilità, un gesto d’immagine: l’adesione a un progetto strategico del Paese dove gioca e vive, e l’ingresso in una comunità di proprietari estremamente selezionata.

Per Red Sea Global, la presenza di una icona planetaria ha un valore reputazionale notevole: le immagini e le storie che si sprigionano attorno a CR7 funzionano come pubblicità organica per il luogo, in particolare verso mercati europei, latinoamericani e asiatici dove il calciatore è riferimento culturale trasversale. In prospettiva, l’effetto “farò come Ronaldo” può tradursi in prenotazioni (lato resort) e in manifestazioni d’interesse (lato residenze), accelerando il ritorno dell’investimento pubblico-privato.

Estetica, comfort e tutela: un triangolo possibile?

La promessa di Nujuma – e più in generale del progetto The Red Sea – è ambiziosa: coniugare lusso estremo, comfort contemporaneo e rigenerazione ambientale. Non solo “non danneggiare” ma migliorare lo stato degli habitat, con un target misurabile di +30% sulla biodiversità entro il 2040. Gli osservatori invitano a seguire con attenzione monitoraggi, indici scientifici e trasparenza sui risultati: se mantenuti, questi impegni rappresenterebbero un modello interessante per altre isole-resort del pianeta. Nel frattempo, gli standard tecnici adottati – dall’uso di energie rinnovabili a scelte costruttive leggere e prefabbricate – raccontano una direzione chiara.