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Trump vs Powell sui costi della Fed, il fact check in tempo reale del capo della Banca Centrale fa il giro del mondo

Redazione La Sicilia

25 Luglio 2025, 16:51

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«Il presidente Trump è abituato ai leader mondiali che si inchinano davanti a lui e membri dell’amministrazione che lo adulano. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha preso un atteggiamento diverso». E’ quanto scrive il New York Times all’indomani dell’ispezione che Donald Trump ha fatto nel cantiere dei lavori della ristrutturazione della sede della Fed, diventati il nuovo fronte dell’offensiva contro Powell, che da mesi attacca e insulta come "stupido", "testone" e "disastro" per il suo rifiuto di piegarsi alle sue insistenti richieste di abbassare i tassi di interesse.

Dopo aver finito di accompagnare Trump nella sua ispezione al cantiere, Powell non ha infatti esitato a fare una cosa che nessun membro del governo osava fare almeno in pubblico, fare il "fact-check" in tempo reale delle affermazioni del presidente.

«Abbiamo dato uno sguardo, sembra che ora siamo a 3,1 miliardi, i costi sono saliti un po', anzi tanto, da 2,7 miliardi ora sono 3,1 miliardi», ha detto Trump, che indossava come Powell il caschetto bianco di sicurezza dei cantieri, ai giornalisti.

A questo punto il capo della Fed, che non ha fatto nulla per nascondere la sua insofferenza per la situazione, ha guardato con uno sguardo interrogativo, affermando di non avere mai sentito questa nuova cifra, e «di non aver sentito nulla del genere dalla Fed».

Così, sempre davanti alle telecamere, Trump ha estratto dalla tasca un documento con dei conti, ha sostenuto, «appena usciti».

«Questo viene da noi?», ha chiesto Powell che, dopo una veloce lettura del documento ha aggiunto: «Avete incluso un terzo edificio». «E' un edificio che si sta costruendo», ha insistito Trump, con il capo della Fed che l’ha subito smentito: «No, è stato costruito cinque anni fa». Trump ha cercato di avere l’ultima parola, «è parte del lavoro generale», ma Powell non lo ha permesso: «Non è nuovo» ha ripetuto, prima che il presidente cambiasse discorso.

Con l’ipotesi del licenziamento di Powell ormai sfumata, perché la mossa senza precedenti sarebbe troppo rischiosa sia dal punto di vista economico che legale, considerando che il prossimo maggio finisce il mandato del capo della Fed, non si placa la campagna di Casa Bianca e repubblicani per denunciare i presunti sprechi che la Fed guidata da Powell avrebbero fatto nei "lussuosi" lavori di ristrutturazione, con il risultato di far lievitare i costi per i contribuenti.
Testimoniando al Senato alla fine di giugno, Powell ha contestato tutte queste accuse: «Non c'è nessuna sala da pranzo per Vip, nessun nuovo marmo, abbiamo tolto il vecchio e lo stiamo rimettendo, nessun ascensore speciale, solo i vecchi ascensori».

La Fed ha spiegato che i costi sono saliti rispetto ai preventivi oer la prima ristrutturazione complessiva dell’edificio costruito negli anni 30 del secolo scorso, a causa dell’aumento dei materiali, provocato da dazi e inflazione, e perché durante i lavori si è trovata una quantità maggiore del previsto di amianto da rimuovere.

(video X/Cnn)