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Choc Juventus, Khedira ha una aritmia. E oggi a Madrid i bianconeri con Dybala e CR7

Di Redazione |

Juventus stasera a Madrid contro l’Atletico senza Sami Khedira. Il centrocampista tedesco è rimasto a Torino, fermato dai medici all’ultimo momento per la comparsa di un’aritmia atriale. E’ la tegola caduta sulla testa di Allegri alla vigilia dell’andata degli ottavi di Champions nella sfida con i sempre ostici “colchoneros” guidati da Simeone. «Khedira non è tra i convocati, un comunicato della società ne spiegherà i motivi», ha annunciato Allegri aprendo la conferenza stampa al Wanda Metropolitano, il nuovo stadio madrileno che ospiterà anche la finale della coppa più prestigiosa per le squadre di club.

Pochi minuti dopo la Juventus ha svelato il “mistero” dell’assenza: «Khedira – è spiegato una nota – è rimasto a Torino per degli accertamenti medici, dai quali è emersa l’opportunità di effettuare uno studio elettrofisiologico ed eventuale trattamento di un’aritmia atriale comparsa nella giornata odierna».

Senza il tedesco la Juventus non avrà «un centrocampista di grande esperienza internazionale», nella battaglia contro l’Atletico, «un gruppo granitico, di grande compattezza, che Simeone riesce a far giocare nello stesso modo da anni», è stata l’analisi di Allegri. Il forfait impone di rivedere la formazione progettata, inserendo a centrocampo Bentancur al fianco di Pjanic e Matuidi. In compenso, con Ronaldo e Mandzukic «giocherà Dybala, che è tornato al gol con il Frosinone ma aveva convinto in tante altre partite. Come – continua Allegri – la Juventus aveva giocato meglio altre volte rispetto a venerdì scorso, per esempio contro il Parma (quando subì la rimonta finale degli emiliani, ndr).

«Non è una partita particolare, è un ottavo di finale – ha smorzato la tensione Allegri – esattamente come l’anno scorso, due anni fa, tre anni fa e via dicendo. Per la Juventus la Champions è sempre stato un obiettivo, segnare almeno un gol. Domani dobbiamo mettere le basi per andare avanti in Europa. Comincia il periodo più caldo della stagione, e tra l’altro lo scudetto non è ancora in tasca, neppure con 13 punti di vantaggio. A Madrid – ha detto ancora l’allenatore della Juventus – servirà una grande prestazione di squadra perché avere Ronaldo in squadra non ci dà nessuna certezza. Cristiano è un giocatore straordinario ma non vale la regola Ronaldo uguale vittoria assicurata».

CR7, però, tra le caterve di gol realizzati nella sua carriera, ne ha infilati ben 22 nella porta dell’Atletico. Logico che la Juve si attenda un’altra perla del suo fuoriclasse. Magari su calcio di punizione, visto che questa specialità della casa CR7 non l’ha ancora sfornata da quando indossa la maglia bianconera. «Speriamo di avere punizioni di battere e di fare gol – concorda Pjanic – se sarà da vicino la batterò io, se da più lontano toccherà a Ronaldo o qualcun altro. Ci vorrà comunque tanta pazienza – ha proseguito il centrocampista bosniaco – perché l’Atletico difende davvero molto bene. Noi però vogliamo tornare a Madrid a giugno». Juve favorita numero 1? «Ci sentiamo forti: è diverso. – ha risposo il bosniaco – Siamo arrivati agli ottavi in buone condizioni: non vedo perché contro l’Atletico dovremmo sbagliare la partita». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA