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Com'è nata «Hanno ucciso l'uomo ragno» e cosa c'entra Cecchetto: la storia della canzone degli 883 - La videoscheda

Redazione La Sicilia

29 Ottobre 2024, 12:58

Il celebre singolo «Hanno ucciso l’Uomo Ragno» è il secondo estratto dell’omonimo album pubblicato dagli 883 nel 1992. La canzone è diventata l’inno di una generazione ed è valsa due dischi di platino a Max Pezzali e Mauro Repetto. In un’intervista rilasciata al Corriere, Claudio Cecchetto - dj e discografico che ha lanciato la carriera di Pezzali e Repetto - ha rivelato alcuni particolari sulla genesi di canzone e disco. «’Hanno ucciso l’Uomo Ragno’ è una canzone che parla di sogni infranti -ha raccontato - Max e Mauro ne avevano composto una versione in chiave molto dark, noi la rendemmo meno severa e più gioviale». Cecchetto ha rivelato un aneddoto, in particolare, riguardo al titolo: «Non piaceva alle case discografiche, che per questo avevano rifiutato il lavoro di Pezzali e Repetto. Al contrario, io scelsi di intitolarci l’album. Nessuno scommetteva sul fatto che ‘la morte dell’Uomo Ragno’ potesse diventare una storia di successo. Eppure le cose andarono come tutti sanno». A 54 anni Max Pezzali ha interrotto i rapporti con gli storici produttori e manager Claudio Cecchetto e Pier Paolo Peroni: «Volevo maggior controllo della mia carriera», ha detto Pezzali.