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Marte, il rover cinese invia le prime immagini dal Pianeta Rosso

Di Redazione |

Zhurong, il primo rover cinese su Marte, oggi è sceso dalla sua piattaforma di atterraggio sulla superficie marziana, lasciando le prime «impronte» del Paese sul pianeta rosso. Il primo giro di Zhurong ha reso la Cina il secondo Paese, dopo gli Stati Uniti, a far atterrare e operare un rover su Marte. Il rover a energia solare a sei ruote, simile a una farfalla blu e con una massa di 240 kg, è sceso lentamente da una rampa del lander e ha toccato il suolo rosso e sabbioso di Marte, per poi iniziare il suo viaggio di esplorazione del quarto pianeta dal Sole. L’Agenzia spaziale cinese (CNSA) ha reso noto che dai dati telemetrici risulta che Zhurong ha poggiato le ruote sul suolo marziano alle 10:40 (ora di Pechino) di oggi. La missione cinese Tianwen-1, composta da un orbiter, un lander e un rover, è stata lanciata il 23 luglio 2020. Il lander che portava il rover è atterrato nella zona meridionale di Utopia Planitia, una vasta pianura nell’emisfero settentrionale di Marte, il 15 maggio.

Il rover Zhurong prende il nome dal dio del fuoco dell’antica mitologia cinese. Il nome fa eco al nome cinese del pianeta rosso, Huoxing (il pianeta di fuoco), mentre il nome della missione, Tianwen, significa Domande al cielo ed è il titolo di una poesia dell’antico poeta cinese Qu Yuan (circa 340-278 a.C.). Con una durata prevista di almeno 90 giorni marziani (circa tre mesi terrestri), Zhurong registrerà il paesaggio marziano scattando foto tridimensionali ad alta risoluzione, analizzerà la composizione materiale della superficie del pianeta, ne rileverà la struttura sub-superficiale e il campo magnetico, cercherà tracce di ghiaccio e osserverà l’ambiente meteorologico circostante. Il rover ha in dotazione vari strumenti scientifici, tra cui la fotocamera per il terreno, la fotocamera multispettrale, il radar di esplorazione sub-superficiale, il rilevatore della composizione della superficie, il rilevatore del campo magnetico e il monitor meteorologico. L’orbiter, che dovrebbe durare un anno marziano (circa 687 giorni terrestri), trasmetterà le comunicazioni per il rover mentre conduce le operazioni di rilevamento scientifico.

Rispetto al rover lunare cinese Yutu (Jade Rabbit), Zhurong ha una velocità simile, circa 200 metri all’ora, ma l’altezza degli ostacoli che può superare è aumentata da 20 cm a 30 cm. Secondo i progettisti può scalare terreni con pendenze fino a 20 gradi e le sei ruote sono a guida indipendente. Gli Stati Uniti hanno schierato cinque rover su Marte, ma l’ultimo arrivato Zhurong ha caratteristiche uniche. Jia Yang, vice capo progettista della sonda Tianwen-1 dell’Accademia cinese di tecnologia spaziale, ha spiegato che questo è il primo rover marziano con un sistema di sospensione attiva, che potrebbe aiutarlo a tirarsi fuori da situazioni complicate facendolo muovere come un verme sulla superficie marziana irregolare caratterizzata da un terreno sabbioso e rocce densamente distribuite. Zhurong è anche in grado di muoversi lateralmente come un granchio. Ognuna delle sue sei ruote può girare in qualsiasi direzione, permettendogli di evitare ostacoli e risalire pendii.

Marte è più lontano dal Sole rispetto alla Terra e alla Luna, e la sua atmosfera riduce la luce solare. È per questo che i pannelli solari del rover marziano sono circa il doppio di quelli del rover lunare, perché, come ha spiegato Geng Yan, funzionario del Lunar Exploration and Space Program Center della CNSA, devono poter ruotare per seguire il Sole. Geng ha ricordato inoltre che i pannelli solari di Zhurong sono stati appositamente progettati per adattarsi alla luce del sole su Marte, che ha uno spettro diverso da quello dell’orbita terrestre. Il funzionario ha sottolineato che Marte è noto per le sue tempeste di sabbia e la polvere potrebbe ridurre l’efficienza della produzione di energia, ma i pannelli solari appositamente elaborati rendono difficile l’accumulo di polvere, proprio come le gocce d’acqua sulla foglia di loto, che possono essere spazzate via dal vento. Parte dell’energia generata dai pannelli solari durante il giorno sarà usata per il lavoro, il resto sarà immagazzinata in batterie per l’uso notturno. Inoltre, i progettisti hanno installato in modo creativo delle finestre di raccolta del calore, che potrebbero assorbire l’energia sul rover solare durante il giorno e rilasciare il calore durante la notte per aiutarlo a sopravvivere alle temperature gelide che prima dell’alba potrebbero precipitare a oltre 100 gradi Celsius sotto zero. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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