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Da Poligono di Punta Bianca bombe a pochi chilometri dai Templi, gli ambientalisti: «Ora basta»

Manifestazione di protesta nell'area destinata a diventare riserva naturale ma utilizzata dall'Esercito per l'addestramento delle reclute (e si usano bombe a mano ed artiglieria pesante)

Di Redazione |

Tornano le esercitazioni militari a Punta Bianca, una bellissima località in territorio di Palma di Montechiaro ma a pochi chilometri dalla Valle dei Templi. E stavolta c’è stata anche la protesta degli ambientalisti di MareAmico che chiedono da anni l’istituzione di una riserva naturale al posto del poligono dell’Esercito. Boati che sono chiaramente anche avvertiti dalla popolazione non solo ad Agrigento, ma anche a Favara e persino a Porto Empedocle e Naro.

L’area però da 63 anni è utilizzata dall’Esercito per l’addestramento con le bombe a mano e soprattutto per i carri armati che sparano proiettili di artiglieria pesante che finiscono anche in mare.

Punta Bianca, come ricorda Claudio Lombardo della delegazione agrigentina di MareAmico con un decreto del 2001 è stata dichiarata zona di notevole interesse pubblico per le specificità naturalistiche e ambientali e si attende il decreto di istituzione come riserva naturale orientata.

MareAmico ha da tempo anche lanciato l’allarme sui possobili danni che le onde d’urto delle esplosioni potrebbero provocare ai templi che si trova in linea d’aria a una decina di chilometri dal poligono di tiro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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