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Il ritorno a casa del giovane ballerino italiano: «Sono rimasto chiuso in un garage»

Giordano Signorile, che da anni studia danza in Ucraina, è stato salvato da un'operazione di intelligence della Farnesina. In aeroporto accolto come un eroe

Di Redazione |

Due giorni di viaggio, tanta paura ad ogni posto di blocco, il timore di non riuscire a tornare a Capurso, in provincia di Bari, e riabbracciare la sua famiglia. E' finito l’incubo per Giordano Signorile: il 19enne ballerino barese, bloccato per una settimana a Kiev, è arrivato in Italia. Il boato delle bombe ora è solo un brutto ricordo. «Ho passato le mie giornate chiuso in un garage, al buio, non ho quasi mai visto la luce del sole. Anche in periferia, dove ero io, bombardavano, i bombardamenti sono sempre stati vicini, li sentivamo sempre: di notte, di giorno», le sue prime parole appena sceso dal treno che da Roma lo ha portato a Bari. 

Alle 17.15 in punto Giordano ha potuto riabbracciare mamma Fausta: lacrime e baci per cinque intensi minuti, senza proferire parola. Poi si è lasciato travolgere dagli abbracci degli amici, che lo hanno atteso in stazione dal primo pomeriggio con cartelloni e coriandoli. Il ragazzo è stato tratto in salvo mercoledì mattina da una operazione dell’intelligence italiana e della Farnesina. E' stato prima portato in Moldavia, da lì in Romania e, questa mattina, è atterrato a Roma con un volo di linea. Giordano Signorile viveva da cinque anni in Ucraina dove si era trasferito per coltivare il suo sogno: diventare un ballerino professionista. Per questo si era iscritto, quando era appena adolescente, all’Accademia di danza di Kiev, dove si era rifugiato dal giorno dell’inizio dell’offensiva russa. Assieme ad altri due amici, un ragazzo e una ragazza di origini cinesi, si era nascosto nel garage interrato dell’Accademia durante i bombardamenti, nel quartiere Voskresenka, a circa 40 chilometri dal centro. 

«Ho visto strade distrutte, case distrutte – ha detto raccontando il viaggio dall’Ucraina alla Moldavia – soldati che puntavano il fucile subito se vedevano le luci delle auto in marcia, perché per loro è un pericolo. Ho avuto tantissima paura, ho temuto che ci potessero sparare, avevano un atteggiamento molto scontroso, molto forte». Ora ha solo un pensiero: «Spero di poter tornare a ballare e allenarmi il prima possibile, perché non ballo da più di una settimana e per noi ballerini è impossibile non allenarsi per una settimana. Infatti il mio corpo è distrutto, non solo per il viaggio. Non so quando riuscirò a tornare in Accademia, spero il prima possibile». E stasera nessuna festa, ma a mamma Fausta ha chiesto «un piatto di fettuccine con sugo di carne e un dolce». «Non faremo feste – conferma la mamma – perché è un momento molto triste» per quello che sta accadendo in Ucraina, «vogliamo solo coccolare Giordano, tirarlo su e recuperarlo perché è molto segnato. Siamo felicissimi, mi esplode il cuore. Prima avevo perso un pezzo di cuore, ora mi esplode».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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