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L'INTERVISTA

Legalità, l’amarezza del magistrato Nicola Gratteri a Catania: «Un convegno non basta»

Il procuratore di Catanzaro, ispiratore di tante indagini contro la criminalità organizzata, ospite dell'incontro organizzato dall’Associazione “Giustizia e pace” al Teatro Metropolitan

Di Laura Distefano |

“Oggi viviamo in una società del consumismo dove è più importante l’avere che l’essere”. Sono parole che non ti aspetti quelle del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri ospite oggi del convegno dal titolo “Legalità, Giustizia, Carità. Tre valori per una società piu umana” organizzato oggi dall’Associazione “Giustizia e pace” al Teatro Metropolitan di Catania.

Il magistrato, pungolato dai cronisti, ritiene molto difficile che l’attuale società sia capace di creare quel nuovo “umanesimo” più volte evocato da monsignor Antonino Raspanti, vescovo della diocesi di Acireale e anche relatore del convegno. “Oggi parliamo di legalità e domani?”, si chiede ancora Gratteri che chiede alle Istituzioni progetti “concreti” e “investimenti nella scuola e nell’istruzione”. Solo da questo può partire un vero cambiamento, non certo dalle “parole dette” in un convegno.

Altri ospiti dell’incontro dedicato alla memoria del giudice Livatino, Antonio Nicaso, giornalista e scritto, Daniela Mainenti, docente di procedura penale comparata dell’Università internazionale Uninettuno e direttore della Fondazione Ymca.  Moderatore del dibattito Aldo Rocco Vitale, saggista e docente di biogiuridica presso l’Ateneo pontificio “Regina Apostolorum”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA