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Processo Ruby ter, parla lo storico maggiordomo di Arcore: «Il bunga-bunga era una saletta…»

Di Redazione |

"Il bunga-bunga era una saletta, dove andavano dopo le cene, una specie di discoteca dove c'era della musica". Lo ha detto Giuseppe Brumana, storico maggiordomo di villa San Martino ad Arcore, testimoniando, convocato da una delle difese, nel processo milanese sul caso Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi e altri 28 imputati, tra cui tante 'ex olgettine' accusate di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. "C'era un bel via vai alle cene – ha spiegato Brumana, dal 2009 maggiordomo e prima, dal '97, cameriere ad Arcore – arrivavano e se ne andavano". Rispondendo alle domande del pm Luca Gaglio, dopo quelle del legale Daniele Melegari (difensore di Maria Rosaria Rossi e Simonetta Losi), il teste ha spiegato che "Ruby non è rimasta lì ad Arcore due settimane" nel 2010, perché le "ragazze se ne andavano" dopo le cene.

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