Per ricostruire il presente di corso dei Martiri si deve partire dall’impresa che ha acquisito, tramite le società Istica (Istituto immobiliare di Catania) e Cecos (Completamento edilizio corso Sicilia), la proprietà di buona parte delle aree: come rivelato dal quotidiano La Sicilia, si tratta della Halifax srl, sede legale a Roma (in via Margutta 54), amministrata dal commercialista palermitano Giancarlo Ciacciofera e, secondo il Registro imprese, allo stato attuale «inattiva».
Halifax, però, non è l’ultimo livello del sistema. I suoi diecimila euro di capitale sociale sono equamente distribuiti tra quattro ulteriori partecipazioni. Da Nord a Sud, la prima è Endurance holding srl: sede legale a Milano, è amministrata dal commercialista Ciacciofera. Costituita nel 2022, è interamente partecipata da una società per azioni, la First capital spa, che ha sede a Roma e un presidente del cda che è un altro commercialista palermitano, Fabrizio Inzerillo. Inzerillo aveva preceduto Ciacciofera nel ruolo di amministratore della Endurance holding. Volendo scavare ulteriormente, si trova ancora un altro livello: oltre Endurance, oltre First, c’è la società semplice Concordia capital: sede legale nello stesso posto della Endurance holding, e scopo sociale la partecipazione in altre imprese.
Procedendo la traversata dello stivale verso Sud, si arriva a Roma. Dove ha sede un’altra delle proprietarie di Halifax: la Hightel Towers, società per azioni che si occupa di infrastrutture per le telecomunicazioni. Colosso dal capitale sociale di cinque milioni di euro, è amministrata dal sicilianissimo Gaetano Buglisi. Nato a Milazzo, classe 1974, figlio d’arte di Sebastiano, coinvolto in un’inchiesta per truffa ai danni dello Stato insieme all’ex re dell’eolico Vito Nicastri (morto nel 2024, per anni gli inquirenti hanno tentato di dimostrare la sua contiguità con Cosa Nostra e, in particolare, col superboss Matteo Messina Denaro). Buglisi, alla fine, è stato assolto con formula piena da ogni accusa, ormai una decina di anni fa.
A questo punto si arriva in Sicilia. Il 25% delle quote di Halifax è della società Edgroup srl, dell’architetto catanese Enrico Damino, adesso amministratore unico di Istica e Cecos, attivo nel settore della vendita delle sigarette elettroniche. Il restante 25%, infine, è di Emmecci srl. Qui si esce dal mondo della finanza e del commercio e si entra, infine, in quello delle costruzioni. Che, considerando che si discute del risanamento di San Berillo, non è cosa di poco conto. Emmecci ha sede a Gangi, in provincia di Palermo, e ha un giro d’affari che cresce anno dopo anno: amministrata da Santo Lipira, il nome noto dell’azienda è Mario Puglisi, ex presidente dei giovani dell’Ance, Associazione nazionale costruttori edili di Palermo.
I progetti
Il curriculum dei lavori di Emmecci parla per l’azienda: il restauro della Villa Liberty a Mondello, costruzioni per l’università degli Studi di Palermo e strutture ospedaliere per l’Ismett. Sempre nel settore degli ospedali, nel caso di lavori a Siracusa, Puglisi si avvale della collaborazione dell’ingegnere catanese Concetto Bosco Lo Giudice, già patron di Tecnis, proprietaria della Risanamento San Berillo srl. Cioè la società, in amministrazione di sostegno, proprietaria della parte delle aree di corso dei Martiri che non sono né di Istica né di Cecos. «Svolgo la mia attività di consulente privatamente – spiega Bosco, sorpreso dalla telefonata, a La Sicilia – mi occupo di strutture ospedaliere e neanche sapevo che Emmecci aveva a che fare, adesso, con corso dei Martiri». Lui coi progetti presenti e futuri su quell’area non ha niente a che fare.
I progetti, giustappunto. Che sono il cuore di tutto. Secondo quanto appreso da questo quotidiano, non è detto che ciò che vedrà la luce – a settant’anni di distanza dall’apertura della ferita non ancora chiusa dello sventramento – sarà il masterplan dell’archistar Mario Cucinella. La rambla verso il mare, le aree commerciali in continuum con gli alberghi, il grande viale alberato. Tutto quanto i catanesi hanno imparato a conoscere, da quando il progetto è stato presentato nel 2014, e che – a proprietari cambiati – potrebbe subire qualche variazione.