Ferito durante lite in chiesa, il vice brigadiere Grasso lascia l’ospedale dopo mesi

Di Redazione / 31 Marzo 2022

È stato dimesso dall’Unità Spinale Unipolare dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro il vice brigadiere dei carabinieri Sebastiano Giovanni Grasso, effettivo alla stazione dell’Armadi Aci Sant’Antonio, il quale, a testimonianza di un non comune attaccamento ai più alti valori etici e morali, anche a rischio della propria vita, nella serata del 5 settembre scorso, al termine della celebrazione della Prima comunione di uno dei figli nella chiesa di Santa Maria degli Ammalati, è intervenuto libero dal servizio a supporto di alcuni colleghi che stavano cercando in tutti i modi di sedare una rissa furibonda fra due famiglie, riportando nella circostanza gravissime lesioni permanenti a seguito dell’esplosione da distanza ravvicinata di un colpo d’arma da fuoco da parte di uno dei contendenti, che poi è stato tratto in arresto.
Il militare ha concluso un lungo e articolato percorso di riabilitazione, iniziato nella struttura ospedaliera successivamente al primo trattamento della lesione vertebro-midollare.

Dopo la degenza nella Neurochirurgia, diretta dal dottor Salvatore Cicero, che ha eseguito l’intervento chirurgico, e un breve ricovero nella terapia intensiva della Rianimazione a seguito di complicanze respiratorie presto superate, il militare è stato preso in carico dall’Unità spinale unipolare (Usu), dove ha seguito un percorso riabilitativo volto al recupero delle funzionalità motorie e respiratorie in parte compromesse dalla lesione midollare. 

Nella struttura – unica del suo genere nel Sud Italia, specializzata nelle cure dei pazienti mielolesi – il carabiniere è stato sottoposto a neuroriabilitazione, a terapia occupazionale per il recupero delle abilità necessarie alla vita quotidiana, alla gestione della carrozzina e degli altri presidi che le sue condizioni richiedono, raggiungendo il massimo livello di autonomia compatibile con il danno riportato alla colonna vertebrale. L’Usu, dove Grasso continuerà a essere seguito per i trattamenti necessari, ha collaborato con l’Asp di Catania (distretto di Acireale) ai fini del prosieguo delle cure riabilitative a domicilio, nonché con i Comuni di Acireale e Catania coinvolti nelle attività propedeutiche al rientro del paziente a casa.
Alle dimissioni, oltre agli specialisti e agli operatori che lo hanno avuto in cura in questi mesi, erano presenti Salvatore Giuffrida, direttore generale dell’Azienda Cannizzaro; Maria Pia Onesta, direttore dell’Unità Spinale Unipolare; Anna Maria Longhitano, della direzione medica di presidio.
Ad accoglierlo fuori dalla struttura riabilitativa, i vertici dell’Arma di Catania e i colleghi della stazione carabinieri di Aci Sant’Antonio, a testimonianza della ininterrotta vicinanza degli appartenenti alla Benemerita al generoso militare ed alla sua famiglia.
 

Pubblicato da:
Carmela Marino
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