LA LIBERAZIONE
25 aprile: a Catania un colorato corteo antifascista invade la città tra cori e slogan per la Resistenza e la Palestina
La manifestazione organizzata da Anpi e Gammazita a cui hanno aderito anche vari gruppi sociali, insieme a studenti e cittadini
Partecipatissimo corteo antifascista a Catania oggi in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione (foto in alto da Facebook). Diverse centinaia di persone hanno sfilato lungo le vie del centro cittadino, partendo dal Fortino e attraversando anche la via Etnea scandendo slogan per la pace, contro il riarmo e per la «Palestina libera».
Presenti alla manifestazione rappresentanti della Cgil, del Pd, di Alleanza Verdi e Sinistra, dell’Anpi, di Potere al popolo e di vari gruppi sociali, insieme a studenti e cittadini che hanno colorato il corteo con bandiere e striscioni. Una festa della memoria, accompagnata da un messaggio: «la Resistenza continua, oggi come allora, nella difesa dei diritti e della Costituzione».
«Sobri e incazzati»
Dal governo era stato fatto un invito alla sobrietà in segno di lutto per la scomparsa del Papa, ma il corteo del 25 aprile pur essendo stato pacifico, non ha mancato di intonare cori e slogan contro le guerre, per la libertà, per la resistenza. E non poteva mancare Bella Ciao, cantata a squarciagola da giovani e meno giovani. «Ci volevano sobri, ci trovano incazzati», gridano in tanti.
Alle 11 c’è stata la consueta sosta tra via Bellia e piazza Machiavelli, con deposizione di corona di alloro e canti alla lapide posta in memoria di Graziella e Salvatore Giuffrida, partigiani catanesi uccisi dai nazifascisti a Genova nel 1945 proco prima della Liberazione.
Nel pomeriggio le celebrazioni. Alle 15.30 «La liberazione spiegata ai bambini e alle bambine» la lettura e il laboratorio creativo a cura di Sere Nacchera, attivista dell’associazione Gammazita perché la cultura della pace, l’antifascismo, la democrazia, la libertà, la solidarietà e la tutela dei diritti umani sono valori che vanno coltivati sin da piccolissimi.
Alle 16.30 invece è l’ora delle «Letture Partigiane» un breve reading curato da lettori e lettrici. Alle 17 si fa spazio al teatro con «Emozioni immobiliari», lo spettacolo di Valentina Conti e Matteo Paino, produzione Officine teatrali il Pazzo e la Luna per riflettere sulla condizione abitativa attuale e sulla società contemporanea.
Si conclude la giornata con il tradizionale Concertone al Tramonto, dalle 18.30 sul palco libero e resistente 2025 prima i Giama and the Soldiers of peace, celebre reggae band siciliana, e a seguire il live set del polistrumentista napoletano Sergio Dileo, in arte KandiraKi, un live intriso di suoni e sapori orientali, nordafricani, balcanici che attraversano culture millenarie per raccontarci un mondo senza confini.
«Con lo slogan «Vivo. Sono partigian» vogliamo ricordare, e purtroppo ce n’è un gran bisogno, che l’antifascismo non è una retorica del passato ma il fondamento delle battaglie di oggi, una pratica politica viva. La nostra storia è antifascista. Il nostro attivismo è antifascista. L’Italia è una repubblica antifascista» concludono gli attivisti di Gammazita.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA