Augusta, per il maxi incendio all'Ecomac indagate quattro persone: sono dirigenti dell'azienda
I militari della Guardia di finanza e gli esperti del Nictas dell’Asp proseguono le indagini
I militari della Guardia di finanza e gli esperti del Nictas dell’Asp proseguono le indagini sul fronte del maxi incendio avvenuto il 5 luglio alla piattaforma Ecomac di contrada San Cusumano ad Augusta a cui si è aggiunto il nuovo episodio di due domenica addietro. Indagini serrate che hanno determinato il titolare dell’inchiesta ad emettere un’informazione di garanzia nei confronti di quattro dirigenti dell’azienda Ecomac Smaltimenti srl che gestisce il sito in cui sono smaltiti rifiuti differenziati.
La Procura ha notificato il decreto a carico degli indagati ipotizzando a loro carico e a vario titolo il reato di incendio colposo in concorso ritenendoli responsabili del rogo che ha distrutto la parte di impianto in cui avviene il trattamento degli imballaggi in plastica, compromettendo l’aria nei territori di Melilli e Villasmundo, comuni limitrofi all’impianto dove in quei giorni l’Arpa ha rilevato la presenza di diossine in quantità superiori alla norma. In particolare, i campioni di aria prelevati dal 7 al 9 luglio hanno evidenziato nel “Terrazzo Palazzo Municipale” di Melilli un incremento delle concentrazioni di diossine, fenomeno un po’ meno accentuato nella frazione di Villasmundo (Piazza Paternò Castello).
Quello emesso dalla Procura, quindi, è un atto dovuto che consente agli indagati di avere contezza sugli sviluppi dell’indagine per la quale il pubblico ministero si è avvalso anche dell’apporto dei tecnici dei vigili del fuoco, la cui relazione su quanto avvenuto quasi due mesi fa, è stata versata nei giorni scorsi agli atti dell’inchiesta giudiziaria. Completati tutti gli accertamenti, com’è noto, il pubblico ministero ha disposto il dissequestro dell’impianto, restituito alla società per riprendere l’attività di smaltimento dei rifiuti differenziati.
Anche sul nuovo incendio, quello molto più circoscritto che si è verificato il 24 agosto scorso sempre allo stabilimento della Ecomac, la magistratura ha aperto un altro fascicolo d’indagine al momento contro ignoti. Gli investigatori del Nictas e quelli delle Fiamme gialle stanno eseguendo gli approfondimenti delle indagini per venire a capo della situazione e stabilire, anche per questa circostanza, le cause che hanno determinato l’incendio. Allo stato delle cose, non viene esclusa alcuna ipotesi investigativa con particolare riferimento all’autocombustione, alimentata dalle elevate temperature e dal vento ma anche quella dell’incendio di origine dolosa.