Catania, l'inchiesta che ha squassato la Sanità: giorni di passione per gli indagati
Sono in programma venerdì 5 maggio gli interrogatori di garanzia dei colletti bianchi rimasti invischiati nell’ennesimo terremoto
Quattro giorni di passione. Quattro giorni per riordinare le idee e, di concerto con i rispettivi difensori, approntare una linea che possa portare ad alleggerire le proprie posizioni. Che, al momento, appaiono quanto meno pesanti, se non pesantissime.
Sono in programma venerdì 5, infatti, gli interrogatori di garanzia (in occasione dei quali il Gip Simona Ragazzi dovrà esprimersi anche sulla richiesta di sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio) dei colletti bianchi rimasti invischiati nell’ennesimo terremoto nella sanità catanese. Un’attività coordinata dalla Procura distrettuale della Repubblica di Catania e condotta dai carabinieri del comando provinciale che ha portato agli arresti domiciliari quattro persone - l’odontoiatra sessantenne Nunzio Ezio Campagna, l’ex funzionario di Unict Gesualdo “Aldo” Antonio Missale (51 anni), il cardiologo e politico di lungo corso Giuseppe Arcidiacono (51 anni), nonché il dentista sessantottenne Sebastiano Ferlito.
Le accuse
Sono gravemente indiziati in concorso fra loro e con altri soggetti indagati (fra i quali gli ex assessori regionali Ruggero Razza e Antonio Scavone, nonché il presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri Ignazio “Igo” La Mantia) dei reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio o del servizio.
Ruolo centrale
Il Campagna e il Missale, che di fatto sarebbe stato il coordinatore dei progetti anche prima e a prescindere da una sua formale nomina, avrebbero avuto un ruolo centrale nella pianificazione delle condotte illecite contestate, influendo sulla predisposizione dei bandi così da rendere certa la nomina dei predestinati secondo logiche, per così dire, da Prima Repubblica.
In questo contesto, il professor Ferlito, responsabile scientifico del progetto sulle carie dentali in cittadini fragili o in età scolastica, nonché componente della commissione incaricata della selezione del profilo professionale di collaboratore esterno, si sarebbe prestato a seguire la linea dettata dagli stessi Missale (fra l’altro favorito nel concorso per l’incarico da novantamila euro l’anno come direttore amministrativo dell’Ordine dei medici) e Campagna in cambio dell’attribuzione di un incarico in altro progetto a un suo congiunto. E sulla stessa lunghezza d’onda, ovvero favorendo soggetti ben individuati di concerto con Campagna e Missale, si sarebbe mosso anche Pippo Arcidiacono, che in cambio avrebbe ottenuto vantaggi in altri progetti per moglie e figlia.