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Catania, dopo la condanna in tanti chiedono le dimissioni del vice presidente del Consiglio comunale Riccardo Pellegrino

Dal M5s all’associazione Antimafia e legalità molti si auspicano un passo indietro del consigliere di Forza Italia condannato per corruzione elettorale

Redazione La Sicilia

05 Dicembre 2023, 15:08

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Arrivano da più parti richieste di dimissioni per Riccardo Pellegrino, vice presidente del Consiglio Comunale di Catania condannato ieri per corruziione elettorale.

«A prescindere dagli effetti della Legge Severino e pur nella consapevolezza che sotto il profilo giuridico, nessuno può essere considerato colpevole sino a sentenza definitiva - afferma per esempio il presidente dell’associazione Antimafia e legalità, l’avvocato Enzo Guarnera -, si pone un serio problema di etica pubblica. Può Pellegrino rimanere a ricoprire l’attuale incarico istituzionale?».

Passo indietro

«Secondo la lezione di Paolo Borsellino - aggiunge il penalista difensore di storici collaboratori di giustizia - deve fare un passo indietro e dimettersi. E, qualora non lo facesse spontaneamente, dovrebbe essere il suo partito a sfiduciarlo e indurlo alle dimissioni. Ma è probabile che nulla di tutto ciò avvenga. La classe politica ai vari livelli è priva di tensione etica e rimane abbarbicata alla poltrona, sempre e in ogni caso. È la stessa classe politica che ogni anno indossa la maschera del perbenismo e commemora il sacrificio di Borsellino e delle altre vittime dell’illegalità mafiosa. Indecenza senza limite».

All'attacco anche il M5S. «Il consigliere Riccardo Pellegrino avrà certamente modo di difendersi nei successivi gradi di giudizio e nelle opportune sedi - affermano in una nota, i consiglieri del M5s al Comune di Catania -. Ma non possiamo non stigmatizzare la scelta di affidargli, poco più di due mesi fa, il secondo ruolo più importante a Palazzo degli Elefanti, nonostante le pesanti accuse a suo carico».

Opportunità politica

«Motivi di opportunità politica - prosegue la nota - avrebbero suggerito cautela, oltre a un doveroso e necessario intervento da parte dei vertici di Forza Italia e del neo eletto sindaco Enrico Trantino. Una "forzatura" politica che ha provocato inevitabili conseguenze all’immagine del Senato cittadino e all’amministrazione».

«Ci auguriamo - concludono i consiglieri comunali del M5s di Catania - che Pellegrino non diventi il capro espiatorio ma fornisca l’opportunità per riflettere su come la legalità vada perseguita sempre, senza ipocrisie, anche quando coinvolge esponenti della propria maggioranza. Al consigliere, al quale auguriamo di dimostrarsi estraneo ai fatti, chiediamo le dimissioni da vicepresidente e invitiamo il sindaco a prendere una chiara posizione in merito».

Vediamo ora cosa farà Pellegrino: in qualsiasi altro paese un politico condannato per corruzione elettorale avrebbe certamente fatto un passo indietro. Ma qui siamo in Italia, e sia sa.