SANITÀ
Ospedale per ospedale, ecco in cosa sono state “bocciate” le 43 strutture sanitarie siciliane
L'Isola esce male dall'ultima verifica di Agenas che si basa sui dati del 2024. Ma non peggio dell'anno precedente.
Sull'home page del sito, Agenas precisa: «Il PNE non produce classifiche, graduatorie, giudizi». Agenas è l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali del ministero della Salute. E il PNE è il Programma nazionale esiti. Ogni anno le strutture sanitarie di tutta Italia, pubbliche e private, vengono esaminate. Sulla base di un pacchetto di indicatori che nel tempo è cresciuto, facendosi sempre più dettagliato. Nel 2025 i parametri presi in esame sono stati 218, su otto settori ambiti diversi: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare e nefrologia. L'obiettivo, come detto in premessa, non è fare classifiche, ma accompagnare questi ospedali verso un processo di revisione, con l'accompagnamento della stessa Agenas e del ministero.
La Sicilia esce male dall'ultima verifica che si basa sui dati del 2024. Ma non peggio dell'anno precedente. Le strutture per cui viene segnalata l'esigenza di un audit sono 43. E in totale i settori su cui intervenire sono 103. L'anno scorso gli ospedali rimandati erano sei in più. Un audit scatta quando per due anni di seguito la struttura ottiene un punteggio «molto basso» in uno specifico indicatore.

Abbiamo analizzato le 43 strutture sanitarie su cui Agenas pone particolare attenzione perché su uno, o più parametri, hanno portato a casa una valutazione «molto bassa», in una scala che prevede anche i livelli «basso, medio, alto e molto alto». Due ospedali - il Papardo di Messina e il Policlinico Giaccone di Palermo - registrano il numero di audit più alto, sei. E un dato appare subito evidente: il sistema sanitario siciliano ha ancora un problema nel settore gravidanza e parto. I tre indicatori su cui Agenas rimanda maggiormente gli ospedali dell'isola sono: la proporzione di episiotomie nei parti vaginali, di parti con taglio cesareo primario e di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo.
Ecco la nostra analisi
L'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento ha tre procedure di audit. Ottiene un punteggio «molto basso» per proporzione di episiotomie nei parti vaginali; per mortalità a 30 giorni a seguito di intervento chirurgico per tumore al colon; e per mortalità a 30 giorni per infarto miocardico acuto. Livello basso - ma non segnalato per audit - anche per l'indicatore sui ricoveri per intervento di protesi al ginocchio.
L'ospedale Di Maria di Avola ha tre procedure di audit. Due riguardano il settore gravidanza e parto: proporzione di episiotomie nei parti vaginali e proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo. L'ultimo è la mortalità a 30 giorni dall'infarto miocardico acuto. Molto basso - ma non segnalati per audit - anche gli indicatori sul numero di ricoveri per parti e il volume di ricoveri per interventi per tumore al colon.
L'ospedale Maria ss.ma Addolorata di Biancavilla è segnalato per una procedura di audit: per la mortalità a 30 giorni di BPCO riacutizzata (la broncopneumopatia cronica ostruttiva è un restringimento persistente delle vie aeree, dovuta a enfisema e bronchite cronica). Molto bassi i punteggi ottenuti anche su tutta l'area osteomuscolare, anche se nessuno di questi indicatori viene segnalato per audit: il volume di ricoveri per interventi di protesi al ginocchio, per interventi di protesi all'anca e per frattura del collo del femore.
L'ospedale di Caltagirone è segnalato per una procedura di audit: la mortalità a 30 giorni dall'infarto miocardico acuto. Punteggi molto bassi ma non segnalati per audit anche in altri indicatori: il volume di ricoveri per interventi di protesi all'anca e la mortalità a 30 giorni per ictus ischemico.
L'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta è segnalato per tre procedure di audit. Due riguardano il settore gravidanza e parto: proporzione di episiotomie nei parti vaginali e proporzione di parti con taglio cesareo primario. Il terzo indicatore è la mortalità a 30 giorni per infarto miocardico acuto.
L'ospedale di Canicattì è segnalato per una procedura di audit: la mortalità a 30 giorni per infarto miocardico acuto.
L'ospedale di Castelvetrano è segnalato per una procedura di audit: la mortalità a 30 giorni per infarto miocardico acuto.
La Casa di cura Morgagni a Catania è segnalata per una procedura di audit: l'intervento chirurgico entro 48 ore dall’accesso nella struttura di ricovero per la frattura del collo del femore.
La Casa di cura Falcidia e l'istituto clinico Vidimura, entrambi a Catania, sono segnalati per tre audit ciascuno, tutti nel settore della gravidanza e del parto: proporzione di episiotomie nei parti vaginali, di parti con taglio cesareo primario e di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo.
L'ospedale Cannizzaro di Catania ha tre audit. Due riguardano il settore gravidanza e parto: proporzione di episiotomie nei parti vaginali e di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo. Il terzo indicatore è la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto.
Il Policlinico di Catania un audit per la Proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo.
L'ospedale San Marco di Catania è segnalato per quattro audit. Uno in chirurgia oncologica, per la mortalità a 30 giorni dall'intervento di craniotomia per tumore cerebrale. Due riguardano il settore gravidanza e parto: proporzione di episiotomie nei parti vaginali e di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo. E ancora la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto.
L'istituto San Raffaele-Giglio di Cefalù ha cinque audit. Tutti e tre gli indicatori dell'area gravidanza e parto: proporzione di episiotomie nei parti vaginali, di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo e di parti con taglio cesareo primario. Un indicatore nel settore osteomuscolare: l'intervento chirurgico entro 48 ore dall’accesso nella struttura di ricovero per la frattura del collo del femore. Ultimo audit per la mortalità a 30 giorni per infarto miocardico acuto.
L'ospedale Umberto I di Enna è segnalato per due audit nel settore della gravidanza: proporzione di episiotomie nei parti vaginali e di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo.
L'ospedale di Erice ha un audit: la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto.
L'ospedale di Gela ha quattro segnalazioni di audit: per la proporzione di parti con taglio cesareo primario e di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo; per l'intervento chirurgico entro 48 ore dall’accesso nella struttura di ricovero per la frattura del collo del femore; e per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto.
L'ospedale di Lentini ha un audit per la proporzione di episiotomie nei parti vaginali. Molto basso, ma non segnalato per audit, anche il livello di altri due indicatori: il volume di ricoveri per intervento di protesi al ginocchio e la mortalità a 30 giorni per scompenso cardiaco congestizio.
L'ospedale di Licata ha due audit per la proporzione di episiotomie nei parti vaginali e di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo. Molto basso, ma non segnalato per audit, anche il livello di altri tre indicatori: il volume di ricoveri per Colecistectomia laparoscopica; per intervento chirurgico per tumore al colon; per intervento di protesi di ginocchio.
L'ospedale di Marsala è segnalato per tre audit: per la proporzione di parti con taglio cesareo primario e di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo; e per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto.
L'ospedale di Mazara del Vallo ha tre audit: per la proporzione di episiotomie nei parti vaginali, la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo; e per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto.
L'ospedale Papardo di Messina è segnalato per sei audit: per la mortalità a 30 giorni dall'intervento di craniotomia per tumore cerebrale; per mortalità a 30 giorni del bypass aorto-coronarico isolato; per la proporzione di episiotomie nei parti vaginali e di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo; per la mortalità a 30 giorni a seguito di valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache; per l'intervento chirurgico entro 48 ore dall’accesso nella struttura di ricovero per la frattura del collo del femore.
Il Policlinico di Messina ha due audit: per la mortalità a 30 giorni per intervento chirurgico per tumore al polmone e per la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo.
L'ospedale Piemonte di Messina ha due audit, entrambi nel settore cardiocircolatorio: per la proporzione di pazienti trattati con PTCA, angioplastica coronarica, entro 90 minuti dall'accesso nella struttura di ricovero/service; e per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto. Molto basso, ma non segnalato per audit, anche l'indicatore sulla mortalità a 30 giorni per scompenso cardiaco congestizio; e per due indicatori di chirurgia: il
L'ospedale di Milazzo viene segnalato per cinque audit: per la mortalità a 30 giorni per scompenso cardiaco congestizio; per tutti e tre gli indicatori del settore gravidanza: la proporzione di episiotomie nei parti vaginali, la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo e di parti con taglio cesareo primario; e per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto.
L'ospedale di Nicosia ha un audit: per la proporzione di episiotomie nei parti vaginali.
L'ospedale Buccheri La Ferla di Palermo ha un audit: per la mortalità a 30 giorni di BPCO riacutizzata (la broncopneumopatia cronica ostruttiva è un restringimento persistente delle vie aeree, dovuta a enfisema e bronchite cronica). Molto basso, ma non segnalato per audit, l'indicatore sul volume di ricoveri per intervento di protesi di ginocchio.
L'ospedale Ingrassia di Palermo è segnalato per un audit: per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto.
La Casa di cura Candela di Palermo ha un audit: per la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo.
La Casa di cura Triolo Zancla di Palermo ha un audit: per la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo.
La Casa di cura Serena di Palermo ha tre audit, per tutti e tre gli indicatori del settore gravidanza: la proporzione di episiotomie nei parti vaginali, la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo e di parti con taglio cesareo primario. Molto basso, ma non segnalato per audit, anche il livello di tre indicatori del settore osteomuscolare: il volume di ricoveri per i
L'ospedale Villa Sofia di Palermo è segnalato per tre audit: per l'intervento chirurgico entro 48 ore dall’accesso nella struttura di ricovero per la frattura del collo del femore; per la proporzione di pazienti trattati con PTCA (angioplastica coronarica) entro 90 minuti dall'accesso nella struttura di ricovero/service; per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto. Molto basso, ma non segnalato per audit, l'indicatore della mortalità a 30 giorni per la riparazione di aneurisma non rotto dell'aorta addominale.
L'ospedale Cervello di Palermo viene segnalato per cinque audit. Per tutti e tre gli indicatori del settore gravidanza: la proporzione di episiotomie nei parti vaginali, la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo e di parti con taglio cesareo primario; per la proporzione di pazienti trattati con PTCA (angioplastica coronarica) entro 90 minuti dall'accesso nella struttura di ricovero/service; per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto.

L'ospedale Civico di Palermo ha un audit: per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto.
Il Policlinico Giaccone di Palermo è segnalato per sei audit. Quattro riguardano il settore cardiocircolatorio: per mortalità a 30 giorni a seguito di bypass aorto-coronarico isolato; per la mortalità a 30 giorni per valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache; per la proporzione di pazienti trattati con PTCA (angioplastica coronarica) entro 90 minuti dall'accesso nella struttura di ricovero/service; per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto. Gli altri due indicatori interessano il settore gravidanza: la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo e di parti con taglio cesareo primario. Molto basso, ma non segnalato per audit, anche l'indicatore della mortalità a 30 giorni dall'intervento di craniotomia per tumore cerebrale.
L'ospedale Civico di Partinico ha due audit: per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto e per l'intervento chirurgico entro 48 ore dall’accesso nella struttura di ricovero per la frattura del collo del femore.
L'ospedale di Patti ha tre segnalazioni di audit, per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto per due indicatori del settore gravidanza: la proporzione di episiotomie nei parti vaginali e di parti con taglio cesareo primario. Molto basso ma non segnalato per audit anche l'indicatore del volume di ricoveri per Colecistectomia laparoscopica.
L'istituto Morgagni di Pedara ha un audit: per la mortalità a 30 giorni a seguito di bypass aorto-coronarico isolato.
L'ospedale di Ragusa ha un audit: per la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo.
L'ospedale di Sciacca è segnalato per due audit: per la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo e per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto.
L'ospedale Umberto I di Siracusa ha due audit nel settore gravidanza - per la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo e di parti con taglio cesareo primario - e uno per la mortalità a 30 giorni di BPCO riacutizzata (la broncopneumopatia cronica ostruttiva è un restringimento persistente delle vie aeree, dovuta a enfisema e bronchite cronica). Molto basso, ma non segnalato per audit, l'indicatore sulla mortalità a 30 giorni per Ictus ischemico.
L'ospedale di Taormina ha due audit: per la proporzione di episiotomie nei parti vaginali e per la mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto. Molto basso anche il livello degli indicatori sul volume di ricoveri per Colecistectomia laparoscopica e sul volume di ricoveri a seguito di intervento di protesi di ginocchio.
L'ospedale di Termini Imerese ha due audit nel settore gravidanza: per la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo e per la proporzione di episiotomie nei parti vaginali. Molto basso, ma non segnalato per audit, anche l'indicatore del volume di ricoveri a seguito di intervento di protesi di ginocchio.