La vertenza
Nuova gestione Oda a Catania, si "corre" per le firme dei lavoratori. Cisal: «Noi sottoscritto con convinzione»
Da lunedì i circa 300 lavoratori sono stati chiamati a dare manleva sul pregresso per la nuova società che gestirà il ramo sanitario dell'Opera diocesana di assistenza
Lunedì mattina a partire dalle 9 hanno avuto inizio gli incontri programmati con i lavoratori dell'Opera diocesana di assistenza presso la sede della Fondazione in via San Nullo a Catania per la sottoscrizione degli atti di adesione individuale in presenza delle organizzazioni sindacali di categoria e confederali. L’operazione riguarda esclusivamente le sedi operative di: Villa Francesca e Fratelli A. e V. Pecorino Paternò a Catania, A. e V. Pecorino Paternò a San Giovanni La Punta e Maria SS. del Carmelo a Pedara. L'operazione, di fatto una richiesta di manleva per la società partecipata da Sisifo (il consorzio che si è aggiudicato il bando per l'affitto del ramo sanitario di Oda) che si è costituita ad hoc, la S.O. Servizi Sanitari Integrati Srl, è necessaria per procedere al passaggio alla nuova gestione. Si tratta quindi di una adesione individuale obbligatoria.
Cisal Catania ha presenziato, con il proprio segretario generale, Giovanni Lo Schiavo. «La nostra confederazione ha sottoscritto convintamente l’accordo sindacale collettivo ex artt. 47 L. 428/1990 e 51 d.lgs. 81/2015 con clausola di adesione individuale, tenuto conto che lo stesso persegue: la continuità integrale dei servizi socio-sanitari; la salvaguardia occupazionale; la tutela economica dei lavoratori, mediante la garanzia di regolare corresponsione delle retribuzioni future da parte del cessionario. L’accordo definisce un assetto organico delle responsabilità economiche, volto a garantire certezza delle obbligazioni e prevenzione del contenzioso. L’adesione è finalizzata a rafforzare l’assetto collettivo e previene contenziosi successivi e resa in forma consapevole e assistita nell’ambito di un accordo collettivo stipulato ai sensi degli artt. 47 L. 428/1990 e 51 d.lgs. 81/2015, e produce gli effetti stabilizzanti di cui all’art. 2113, comma 4, c.c., comportando la definitiva regolazione dei rapporti con il Cessionario».
Il perfezionamento del contratto di affitto, come ricorda Cisal «è subordinato all’acquisizione di adesioni individuali dell’almeno 95% del personale trasferito». Un risultato che, numeri alla mano - sono 300 i lavoratori totali, e mancherebbe la firma di meno di 50 - dovrebbe essere raggiunto entro oggi.
