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Al cinema il fuoco di "Avatar", "Norimberga" con Russell Crowe e il minimalismo di Jarmusch
In sala anche i film d'animazione per tutta la famiglia
Torna il mondo di Avatar: il nuovo capitolo della saga di James Cameron insidia il box office pre natalizio. Questi i titoli arrivati in sala:
AVATAR: FUOCO E CENERE di James Cameron con Sam Worthington, Zoe Saldana, Sigourney Weaver, Stephen Lang, Joel David Moore, Matt Gerald, Giovanni Ribisi, Edie Falco, Michelle Yeoh, Jemaine Clement, David Thewlis, Cliff Curtis, Oona Chaplin, Keston John, Bailey Bass, Jack Champion, Jamie Flatters, Britain Dalton, Trinity Jo-Li Bliss.
Più che un film un'esperienza, tra fan in trepidante attesa e spettatori delusi per la ripetitività della storia. Immagini spettacolari, lunghezza monstre (ben 3 ore e 17 minuti, giova saperlo). La famiglia in fuga di Jake, Neytiri e dei loro tra figli Nàvi capisce presto che l’ospitalità del popolo dell’acqua non li mette al riparo dalla caccia spietata degli umani, guidati dall’avatar del colonnello Quaritch che, tra l'altro, vorrebbe riprendere con sé il figlio naturale, Spider. Così Jake, conscio di essere un pericolo per i Nàvi, comincia un viaggio attraverso la terra del fuoco dominata dal clan dei Mangkwan, noti per crudeltà e disciplina ferrea. Alla fine vincerà il sogno di pace su Pandora o sarà necessario piegarsi alla legge di Varang, un nuovo personaggio che è stato molto apprezzato, una Nàvi in grado di gestire le fiamme, ma priva di ogni senso etico? La critica americana ha sottolineato come il film sia visivamente incredibile e coinvolgente, ma ha considerato la trama meno convincente e in qualche momento bizzarra.
NORIMBERGA di James Vanderbilt con Rami Malek, Russell Crowe, Richard E. Grant, Michael Shannon, Leo Woodall, Colin Hanks, John Slattery, Wrenn Schmidt, Lotte Verbeek, Mark O'Brien, Andreas Pietschmann, Steven Pacey, Lydia Peckham, Donald Sage Mackay, Wolfgang Cerny, Jeremy Wheeler.
E’ stato il processo del secolo e un momento di grande teatro umano e politico. Il film sceglie un punto di vista preciso: il confronto tra lo psichiatra militare Douglas Kelley che deve accertare la lucidità dei gerarchi alla sbarra e il carismatico, manipolatore, determinato Hermann Goering che domina la scena del processo anche davanti ai giudici. Il risultato, grazie agli attori e ai filmati d’epoca che furono davvero proiettati durante il processo a volte è ancora sconvolgente. Con in più un attore di grande presenza scenica e bravura come Russell Crowe che rende seducente e magnetico anche un mostro.
FATHER MOTHER SISTER BROTHER di Jim Jarmusch con Tom Waits, Adam Driver, Charlotte Rampling, Cate Blanchett, Mayim Bialik, Sarah Greene, Indya Moore, Vicky Krieps, Luka Sabbat.
Vincitore del Leone d’Oro a Venezia, singolare viaggio nei sentimenti e nei rapporti familiari, è uno dei film meno prevedibili del regista di «Coffee and Cigarettes», da noi molto amato per il sodalizio con Roberto Benigni ai tempi di «Down by Law». Con il suo stile personale e minimale costruito su silenzi e dettagli ivide la storia in tre episodi tra gli Stati Uniti, l’Irlanda e Parigi esplorando i rapporti difficili, rarefatti, sul filo dell'incomunicabilità tra genitori e figli. Un cast di tutte stelle è la migliore garanzia per un film che sorprende a ogni passo e dice molto di ciascuno.
MONSIEUR AZNAVOUR di Mehdi Idir, Grand Corps Malade con Tahar Rahim, Victor Meutelet, Rupert Wynne-James, Bastien Bouillon, Marie-Julie Baup, Camille Moutawakil.
Due musicisti con la passione per il cinema si impegnano a seguire i primi passi nelloa vita e nella carriera di Charles Aznavour, armeno di nascita, esule a Parigi con la famiglia per sfuggire al genocidio del suo popolo, chansonnier «adottato» da Edith Piaf, straordinario seduttore nonostante la piccola statura e il corpo sgraziato. Il film lo accompagna solo nella prima parte di una vita artistica stupefacente, con mille canzoni indimenticabili, un successo planetario, un impegno costante a favore del suo popolo, una vita tormentata che attraversa più di 50 anni della storia francese ed europea. Un bel regalo di Natale specie per chi già lo conosce, almeno un po', grazie a un biopic sommesso e puntuale.
Escono anche due film riservati esplicitamente al pubblico infantile
UN TOPOLINO SOTTO L’ALBERO, graziosa commedia avventurosa di Henrik Martin Dahlsbakken che ha per protagonisti una casa di campagna, una famiglia di topi desiderosi di festeggiare in pace e una famiglia di umani che invadono il campo con la loro rumorosa voglia di Natale.
TONY, SHELLY E LA LUCE MAGICA diretto dal ceco Filip Posivac e dedicato all’amicizia tra l'undicenne Tonda, dotato di un’energia misteriosa che lo fa risplendere di luce propria, e che lo rende un bambino diverso, isolandolo e rendendolo oggetto di scherno, e la piccola Shelly che possiede una torcia magica con cui rivelare i mondi nascosti. Una fiaba magica.
