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TRASPORTO AEREO

L’indagine di Altroconsumo sul caro voli a Natale: la Sicilia la più penalizzata, ecco perché

396 tariffe raccolte su 24 destinazioni, con partenze da Milano e Roma, in periodi festivi e non. Il risultato conferma una tendenza nota

Alfredo Zermo

12 Dicembre 2025, 20:32

L’indagine di Altroconsumo sul caro voli a Natale: la Sicilia la più penalizzata, ecco perché

Quanto costa volare a Natale e Capodanno e come si sono mossi i prezzi rispetto a un anno fa? L’ultima indagine di Altroconsumo offre un quadro preciso: 396 tariffe raccolte su 24 destinazioni, con partenze da Milano e Roma, in periodi festivi e non. Il risultato conferma una tendenza nota: viaggiare durante le festività resta molto caro e, in alcune tratte, gli aumenti rispetto alla bassa stagione raggiungono livelli eccezionali, soprattutto verso le destinazioni con forte domanda per i rientri familiari e scarsa alternativa di collegamenti.

La Sicilia è la regione più penalizzata: oltre 400 euro medi per un andata/ritorno a Natale e differenze rispetto alla bassa stagione che arrivano al 700%. Anche la Calabria registra aumenti importanti. Nel complesso, volare all’estero costa meno che restare in Italia. Una notizia positiva arriva però dal confronto con il 2024: i prezzi medi festivi scendono leggermente (non nelle Isole), mentre aumentano in modo marcato quelli della bassa stagione.


Le tariffe: la media e le eccezioni

Altroconsumo ha analizzato i cinque voli più economici per tratta tramite Skyscanner, calcolando poi una media. Le rilevazioni di novembre 2025 indicano un prezzo medio a/r per il periodo 20 dicembre–2 gennaio pari a 199 euro.

La media, però, nasconde differenze molto ampie. Le sette tratte più care sono tutte nazionali, soprattutto verso le Isole e il Sud, quasi sempre in partenza da Milano. Le due più costose: Milano–Catania e Milano–Palermo, entrambe oltre i 400 euro. Seguono Milano–Lamezia Terme e Roma–Lamezia Terme, sopra i 300 euro. Puglia e Sardegna si collocano intorno ai 230 euro.

All’estero, invece, i prezzi risultano più bassi: mediamente –41% rispetto ai voli nazionali. La destinazione meno cara è Londra (circa 70 euro a/r). Bene anche Barcellona; Parigi e Amsterdam aumentano ma si mantengono sotto i 225 euro. Per Sicilia e Sardegna si spendono in media 266 euro, contro i 206 euro delle tratte sulla terraferma: un +29%.


Il confronto con l’anno scorso

Il prezzo medio festivo scende da 214 a 199 euro (–7%), grazie soprattutto alla flessione delle tariffe nazionali non insulari e internazionali. Per le Isole, invece, si registra un lieve aumento. La bassa stagione mostra invece un incremento netto: +26% rispetto al gennaio 2025.

Nel dettaglio, i voli festivi per Sicilia e Sardegna aumentano del 5%, mentre sulle altre tratte si registra una diminuzione vicina al 15%. In bassa stagione i rincari sono più forti: +64% per le Isole, contro +16% nel resto d’Italia e +7% all’estero. Spiccano gli aumenti del Milano–Catania (437 euro contro 389 del 2024) e del Milano–Palermo (406 contro 357). Da tempo l’Antitrust monitora i prezzi dei voli per Sicilia e Sardegna, ma la vigilanza non sembra aver contenuto gli importi.


Natale contro bassa stagione: differenze fino al 700%

Per gennaio 2026 (10–22 gennaio), la media a/r scende a 96 euro. Volare a Natale costa dunque il 107% in più. Su alcune tratte le differenze sono molto più marcate:

  • Milano–Catania: +700% (437 euro contro 54)

  • Milano–Lamezia Terme: +524% (339 contro 54)

  • Milano–Palermo: +268% (406 contro 110)

Verso le Isole la differenza Natale/gennaio raggiunge il 143%, contro il 114% della Penisola. Il divario si riduce rispetto al passato, ma rimane ampio.


Aereo o treno? Il confronto

Altroconsumo ha messo a confronto anche i prezzi di voli e treni sulle tratte Milano, Roma e Napoli. In due casi – Milano–Roma e Roma–Napoli – l’aereo costa molto di più del treno. In altri due – Milano–Napoli e Roma–Milano – le differenze sono minime.

In bassa stagione può verificarsi il contrario: sulla Milano–Napoli il treno risulta più caro dell’aereo (73 euro contro 60). Anche i treni, come i voli, crescono a Natale: sulla stessa Milano–Napoli la differenza festivi/gennaio arriva al +135%.


Natale contro Carnevale: il costo per una famiglia

Il confronto è stato esteso alle vacanze di Carnevale per una famiglia di tre persone. La differenza è netta:

  • 768 euro a Natale

  • 280 euro a febbraio–marzo

L’aumento medio è del 174%.

Le tratte più onerose restano quelle da Milano verso Sicilia e Calabria:

  • Milano–Catania: +892%

  • Milano–Lamezia Terme: +586%

  • Milano–Palermo: +418%

Prezzi stabili invece per Roma–Cagliari e Milano–Olbia.


Perché i prezzi restano così alti

Altroconsumo ricorda che le tariffe aeree sono dinamiche e influenzate da algoritmi non pubblici e dall’andamento della domanda. A Natale la domanda aumenta, soprattutto verso le Isole e il Sud, dove i rientri familiari e la scarsa presenza di alternative incidono sui prezzi.

Le differenze osservate restano comunque giudicate eccessive e saranno inviate all’Antitrust.

Il lieve calo dei prezzi festivi rispetto al 2024 potrebbe essere dovuto a:

  • –4% di passeggeri sui voli nazionali e crescita più lenta sull’internazionale (dati Enac);

  • prezzo del greggio stabile;

  • maggiore attenzione dell’Antitrust sui costi extra e sulla trasparenza;

  • interventi normativi passati contro i picchi tariffari.

Secondo Altroconsumo, questi fattori potrebbero aver contribuito a contenere almeno in parte gli aumenti.