Giudiziaria
Signorini indagato, Corona si proclama "sceriffo di Nottingham" e annuncia nuove rivelazioni sull'indagine
Il fotorepoter catanese ha denunciato il presunto "sistema Signorini" sui favori sessuali che sarebbero stati chiesti per agevolare gli ingressi al Grande Fratello
da sinistra Fabrizio Corona, Alfonso Signorini
La prima reazione di Fabrizio Corona alla notizia di Alfonso Signorini indagato per violenza sessuale ed estorsione non si è fatta attendere. E' arrivata sui social e sul suo "Falsissimo": «Oggi sono lo sceriffo di Nottigham», aggiungendo poi un'altra affermazione poco elegante. L'imprenditore e fotoreporter catanese ha scoperchiato qualche settimana fa un "vaso di Pandora" accusando il giornalista di Chi ed ex conduttore del Grande Fratello Vip di aver preteso, o lasciato intendere di gradire, favori sessuali in cambio degli "ingressi agevolati" nella Casa più spiata d'Italia.
Fabrizio Corona proprio stamane, in un lungo video pubblicato sempre sui suoi canali social, aveva replicato ai comunicati dei legali di Alfonso Signorini e di Mediaset dopo la decisione del giornalista di sospendere i suoi impegni con l’azienda di Cologno Monzese, per fronteggiare quella che ha definito una «campagna calunniosa e diffamatoria».
«Che strano paese che è l’Italia: se suona l’allarme, non vanno a vedere se c'è qualcuno in casa, ma corrono a spegnere l’allarme. Vergogna!». «Stanno provando a dire che mi sono inventato tutto, per i miei precedenti, ma li metterò di fronte alla verità. Ho le prove. Non mi fermerete», aveva dichiarato Corona.
Nel video, il fotoreporter promette nuove rivelazioni «a gennaio», parlando di chat, documenti e testimonianze che dimostrerebbero la fondatezza di quanto già pubblicato, a proposito del presunto "sistema Signorini".
Adesso l'indagine fatta scattare dalla Procura di Milano come atto dovuto in seguito alla denuncia presentata nei giorni scorsi dall’ex concorrente del Grande Fratello, Antonio Medugno, viene accolta con soddisfazione da Corona che aveva anche lamentato di non essere creduto su quanto diffuso.
