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Rifiuti, Schifani sulla bocciatura della Corte dei Conti: «Non freno, ma sprone. Andiamo avanti coi termovalorizzatori»

La Regione sottolinea la differenza con il caso Ponte sullo Stretto. "Non si tratta di controllo su atti di rilevanza finanziaria, ma di controllo sulla gestione"

Redazione La Sicilia

05 Dicembre 2025, 19:31

20:08

Renato Schifani, presidente della Regione Sicilia

Renato Schifani, presidente della Regione Sicilia

Sulla bocciatura da parte della Corte dei Conti alla gestione dei rifiuti degli ultimi anni, interviene il governo regionale. 
La presidenza della Regione premette che "il referto della Corte dei conti si concentra su diversi decenni di attività delle amministrazioni statali e regionali competenti in materia delle quali tutte le amministrazioni pubbliche interessate debbono prendere atto". Rispetto al vigente Piano regionale per la gestione dei rifiuti (urbani e speciali) "l’amministrazione commissariale intende, nel rispetto della funzione di controllo collaborativo offerto dalla Corte, raccogliere gli spunti ed i suggerimenti forniti che saranno oggetto di un confronto continuo in sede attuativa, proseguendo con determinazione nel completamento di un moderno ed efficiente sistema di gestione del ciclo dei rifiuti". 
La Regione sottolinea la differenza con il caso Ponte sullo Stretto. "Non si tratta di controllo su atti puntuali di rilevanza finanziaria, come nel caso della delibera Cipess sul Ponte sullo Stretto con effetto sospensivo del procedimento, ma di controllo sulla gestione che si sostanzia, come evidenzia la stessa Corte, in raccomandazioni sollecitatorie di interventi e misure correttive. Quindi - continuano da Palazzo d'Orleans - nessun freno né paralisi, come qualcuno sostiene, semmai uno sprone a procedere con aggiustamenti che rendano più efficace il riordinamento avviato ed ancor più speditamente.
La realizzazione di un modello che assicuri una gestione integrata del sistema dei rifiuti secondo i principi dell’economia circolare nel pieno rispetto della gerarchia dei rifiuti è l’obiettivo che stiamo proseguendo e che, attraverso il completamento della rete impiantistica e la realizzazione dei termovalorizzatori, dei quali è in corso di definizione la progettazione, potrà finalmente liberare la Sicilia da una questione per troppo tempo rimasta irrisolta".
Il Pd all'attaco. "Schifani, dopo essersi autoconferitosi il premio come ambasciatore dell’ambiente, è pronto per la candidatura ai Razzie award, i premi che vengono assegnati alle peggiori performance",  afferma il vice capogruppo del Pd in Senato Antonio Nicita. “In 200 pagine – aggiunge – vengono elencate tutte le falle, gli errori e le mancanze di un piano regionale che è praticamente da rifare. Tutte cose che il Pd aveva denunciato da tempo e a cui Schifani aveva sempre risposto in modo confusionario e raffazzonato. L’unico premio che Schifani davvero merita – conclude – è quello per aver fatto lievitare i costi per la gestione scaricandoli sui cittadini riuscendo, contemporaneamente, a tenere questa regione in ostaggio di interessi e rifiuti”.
Pronta la contro replica di Schifani: "Il partito del "no-tutto" esulta in maniera scomposta, il partito del sì alla salvaguardia della salute dei siciliani, che mi sento di rappresentare ben oltre la coalizione di governo, andrà avanti nel rispetto delle indicazioni della Corte dei conti, per dare alla Sicilia una gestione efficiente e salubre del ciclo dei rifiuti. A proposito, ma come mai il PD fa il tifo contro i termovalorizzatori in Sicilia e tifa per quello di Gualtieri a Roma? Qualcuno mi aiuti a capire…".