La Lega non ha certamente preso bene l’indagine che ha coinvolto l’ormai ex vicepresidente della Regione siciliana ed ex assessore all’Agricoltura Luca Sammartino (oggi si è dimesso), esponente del Carroccio in Sicilia raggiunto oggi da un avviso di garanzia per corruzione aggravata e sospeso per un anno dai pubblici uffici. Ma nel partito di Salvini avanza il sospetto, nemmeno tento velato, di giustizia ad orologeria.
Il senatore della Lega, Claudio Durigon, che è anche coordinatore del Carroccio in Sicilia, per esempio non nasconde il suo disappunto: «Premesso che siamo garantisti, esattamente come lo siamo stati per Bari o Torino, è sconcertante – ha sottolineato – che, per quanto le indagini siano state condotte tra il 2018 e il 2021, i provvedimenti siano scattati solo oggi a poco più di un mese dalle Europee. Siamo certi che Sammartino saprà dimostrare la propria innocenza».
Il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, argomenta la questione: «Tra il 2015 e il 2018 Sammartino non era con la Lega. Le indagini sono state chiuse nel 2021 ma solo oggi arrivano i provvedimenti, guarda caso a un mese dalle Europee, mi chiedo: perché?».
«Siamo garantisti, abbiamo sempre il beneficio del dubbio – ha aggiunto parlando con i giornalisti in Transatlantico alla Camera -. Mi chiedo perché dopo tre anni i provvedimenti arrivino ora».
Il Carroccio dopodomani, secondo il programma che era stato stabilito prima della notizia giudiziaria, presenterà a Palermo i candidati nella lista Isole per le europee.