Calcutta, il digital song writer che ha rotto gli schemi

Di Salvo Pistoia / 12 Aprile 2019

La via del successo discografico, dei concerti sold out, ha trovato nuova linfa e aree di provenienze. Per anni i discografici, svolgendo il compitino, si sono affidati all’airplay radiofonico, ai passaggi televisivi che contano, a splendidi editoriali griffati sulle maggiori testate cartacee.

La rivoluzione è arrivata dalla rete attraverso nuove soluzioni di ascolto, proposte e visualizzazioni senza l’avallo dei classici canoni promozionali.

Sono nati nuovi fermenti, concerti stracolmi e nuove concezioni nella conoscenza di un musicista.
Calcutta, fa parte di questa generazione, lo si può definire un song writer digitale, canzoni senza alcuna etichetta, a volte minimaliste, scarne, ma essenziali, stravolgendo l’area del pop nostrano.

“Evergreen”, è il suo recente album, facilmente identificabile in “Paracetamolo”, hit galvanizzante per le restanti tracce.
Sulla strada di questi numeri viene presentato l’unico concerto in terra di Sicilia, previsto per giovedì 18 luglio a Palermo, presso l’area del Castello a Mare, nell’ambito della rassegna “Festival Porto d’Arte”, ideata da Andrea Peria, arrivata alla sua undicesima edizione.
L’appuntamento viene promosso da Terzo Millennio e Puntoeacapoconcerti.

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