Rugby: All Blacks nella bufera per un tweet ritenuto maschilista

Di Redazione / 09 Marzo 2022

ROMA, 09 MAR – Gli All Blacks si sono scusati per un
post sulla giornata internazionale della donna pubblicato
sull’account Twitter e che sembrava mettere da parte le donne.
“Sempre grati a tutte le donne nelle nostre vite, che ci
permettono di giocare al gioco che amiamo”, si legge nel tweet.
Il post era accompagnato da immagini di rugbysti con le
rispettive partner, figlie e membri femminili della famiglia.
“Non abbiamo capito bene e ci scusiamo”, hanno precisato i
vertici federali neozelandesi. “NZR e il nostro team hanno
celebrato la giornata internazionale della donna su tutti i
canali digitali ufficiali, il nostro intento era quello di
ritrarre i molti ruoli che le donne ricoprono nel rugby”.
La squadra femminile della Nuova Zelanda – nota come Black
Ferns – ha twittato dal proprio account separato, celebrando la
giornata internazionale della donna con una selezione delle
giocatrici che hanno scelto modelli femminili positivi nelle
rispettive vite, ma la squadra femminile non è stata menzionata
dagli All Blacks nel proprio tweet. Le Black Ferns sono
campionesse del mondo nel rugby a 15 e hanno vinto l’oro a Tokyo
2020. “La nostra intera comunità del rugby è così orgogliosa
delle nostre Black Ferns e di tutte le nostre donne, in tutto
ciò che fanno dentro e fuori dal campo”, ha affermato NZR. Anche
l’identità dei giocatori maschi, raffigurati nel post degli All
Blacks ha causato costernazione. Wing Sevu Reece, che si è
dichiarato colpevole di aver ferito una donna nel 2018, è stato
incluso nel post. Il mediano di mischia Aaron Smith, che ha
avuto una relazione che lo ha portato a essere sospeso per aver
mentito alla dirigenza degli All Blacks, era un altro
protagonista. L’ex stella dell’Inghilterra, Kat Merchant, è
stata tra quelle che hanno risposto al post iniziale degli All
Blacks. “Le felci nere sono campionesse del mondo in carica, ma
questo post ha scelto di ignorare la loro esistenza e invece
ringraziare le donne che ‘permettono’ agli uomini di giocare”.
La giocatrice Florence Williams ha aggiunto: “Hanno celebrato
stereotipi femminili: “ci permettono di giocare”.

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