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Rugby: All Blacks nella bufera per un tweet ritenuto maschilista

Poi le scuse per avere dimenticato omologhe campionesse iridate

Di Redazione |

ROMA, 09 MAR – Gli All Blacks si sono scusati per un post sulla giornata internazionale della donna pubblicato sull’account Twitter e che sembrava mettere da parte le donne. “Sempre grati a tutte le donne nelle nostre vite, che ci permettono di giocare al gioco che amiamo”, si legge nel tweet. Il post era accompagnato da immagini di rugbysti con le rispettive partner, figlie e membri femminili della famiglia. “Non abbiamo capito bene e ci scusiamo”, hanno precisato i vertici federali neozelandesi. “NZR e il nostro team hanno celebrato la giornata internazionale della donna su tutti i canali digitali ufficiali, il nostro intento era quello di ritrarre i molti ruoli che le donne ricoprono nel rugby”. La squadra femminile della Nuova Zelanda – nota come Black Ferns – ha twittato dal proprio account separato, celebrando la giornata internazionale della donna con una selezione delle giocatrici che hanno scelto modelli femminili positivi nelle rispettive vite, ma la squadra femminile non è stata menzionata dagli All Blacks nel proprio tweet. Le Black Ferns sono campionesse del mondo nel rugby a 15 e hanno vinto l’oro a Tokyo 2020. “La nostra intera comunità del rugby è così orgogliosa delle nostre Black Ferns e di tutte le nostre donne, in tutto ciò che fanno dentro e fuori dal campo”, ha affermato NZR. Anche l’identità dei giocatori maschi, raffigurati nel post degli All Blacks ha causato costernazione. Wing Sevu Reece, che si è dichiarato colpevole di aver ferito una donna nel 2018, è stato incluso nel post. Il mediano di mischia Aaron Smith, che ha avuto una relazione che lo ha portato a essere sospeso per aver mentito alla dirigenza degli All Blacks, era un altro protagonista. L’ex stella dell’Inghilterra, Kat Merchant, è stata tra quelle che hanno risposto al post iniziale degli All Blacks. “Le felci nere sono campionesse del mondo in carica, ma questo post ha scelto di ignorare la loro esistenza e invece ringraziare le donne che ‘permettono’ agli uomini di giocare”. La giocatrice Florence Williams ha aggiunto: “Hanno celebrato stereotipi femminili: “ci permettono di giocare”.

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