Notizie Locali


SEZIONI
Catania 17°

Agrigento

Un documentario per ricordare il giudice Antonino Saetta

Di Luigi Mula |

Trent’anni dopo l’eccidio per mano di Cosa nostra, un documentario in produzione diretto dal giornalista agrigentino Davide Lorenzano (premio Assostampa, sezione di Agrigento, 2018) restituirà la memoria di un valoroso ma dimenticato servitore dello Stato.

L’Abbraccio è la prima opera audiovisiva sulla storia di Antonino Saetta, Presidente della Corte d’Appello a Palermo, di anni 65, e del figlio Stefano, di anni 35. Entrambi vittime di un efferato agguato di mafia teso lungo la strada statale 640, in direzione Palermo, la notte del 25 settembre 1988.

La trama esplorerà la vita del magistrato spaziando al legame padre-figlio, attraverso l’elaborazione di pregevoli ricostruzioni nel linguaggio della graphic novel animata realizzati dallo Studio di produzione di Palermo Grafimated.

Le riprese, appena avviate, comprendono Canicattì, città natia del giudice, Palermo, Caltanissetta e Roma Capitale, con la fotografia curata dall’occhio esperto del già David di Donatello Daniele Ciprì, in una rappresentazione cinica ma romantica, a stretto contatto con Davide Lorenzano, già autore e regista del docufilm indipendente “Il Giudice di Canicattì. Rosario Livatino, il coraggio e la tenacia” ora sugli schermi di Rai Storia, che afferma: “Finalmente si realizza l’agognato progetto: raccontare all’ampio pubblico una storia drammatica, struggente. Sorprendentemente dimenticata. Se la mafia rimuove fisicamente un uomo scomodo, e con lui un giovane figlio, talvolta l’indifferenza collettiva finisce per rimuovere ciò che resta dell’esperienza umana e della statura morale. Così la memoria di Antonino e Stefano Saetta è finita come polvere sotto un tappeto. Rendere questo servizio pubblico, riportando alla luce questa vicenda, è un dovere ma anche un privilegio. Una scrittura verace, un’inchiesta giornalistica comunicata con un documentario, in un’alchimia cinematografica”, conclude il regista canicattinese.

Prodotto da Cristian Patanè e Giuseppe Manfrè, la fotografia è di Daniele Ciprì, le musiche del compositore Bruno Bavota, la voce narrante dell’attore Gaetano Aronica. In collaborazione con Rai Teche, Istituto Luce, Filmoteca Regione Siciliana e l’Archivio storico ANSA. Con il sostegno della Palermo Film Commission e Giffoni Film Festival.

Antonino Saetta, lo ricordiamo, fu il primo giudice giudicante assassinato dalla mafia, chi emise le sentenze dei processi per gli omicidi del magistrato Rocco Chinnici e del Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile.  Saetta, inoltre, avrebbe dovuto presiedere al processo d’appello al maxiprocesso alla mafia. L’abbraccio, quindi, è un’opera audiovisiva “emozionale”, doverosa e necessaria, di memoria e impegno, che inquadra una storia sconosciuta, raccogliendo l’opportunità, nel 30° anniversario dall’episodio di sangue, di poterla storicizzare.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: