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Uccisa, omicida si sentiva preso in giro

Di Redazione |

BOLOGNA, 27 MAR – L’avrebbe uccisa perché si sentiva preso in giro: sfruttato economicamente dalla donna alla quale nel corso degli anni aveva dato parecchi soldi (circa 40.000 euro) e di cui era innamorato, mentre lui per lei era solo un cliente. Sembra essere questo, secondo le indagini della squadra Mobile di Bologna, il movente dell’omicidio di Ana Maria Stativa, la trentenne romena trovata morta con un colpo alla nuca sabato pomeriggio nella sua abitazione di via Varthema, zona Murri. Il presunto assassino, reo confesso, è il 55enne Francesco Serra, operaio che abita a Cereglio di Vergato, sull’Appennino, in stato di fermo per omicidio aggravato premeditato. Oltre ad ammettere l’omicidio ha fatto ritrovare l’arma, una piccola pistola di quelle utilizzate per uccidere i maiali che si era fatto prestare da un amico allevatore, dicendogli che l’avrebbe utilizzata per uccidere un capretto.

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