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Ragusa non è più la roccaforte del M5s, la fascia di sindaco va a Cassì

Di Laura Curella |

RAGUSA – L’outsider delle amministrative ragusane conquista la prima roccaforte siciliana del Movimento cinque stelle. All’una di notte, con 70 seggi su 71 scrutinati, Peppe Cassì (sostenuto dalle liste Ragusa Fuori Dagli Schemi, Peppe Cassì Sindaco, Movimento Civico Ibleo, Giorgia Meloni-Fratelli d’Italia) aveva il 53,3% con 13.221 voti mentre il candidato del M5s, Antonio Tringali, inseguiva col 46,7%, con 11.582 voti. Bassa l’affluenza alle urne: 26.079 elettori, pari al 41,94%. Cinque anni fa, al ballottaggio vinto da Federico Piccitto (M5S) si sfiorò il 50%.

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«Un capitano, c’è solo un capitano…!», rimbomba dal comitato elettorale di Cassì a ridosso della mezzanotte, quando le prime indiscrezioni dai seggi confermavano il trend positivo dell’avvocato, ex stella della Virtus Ragusa. Tranne alcune roccaforti che confermavano il sostegno trasversale al M5s, Cassì si è imposto con regolarità nei 71 seggi dislocati nel territorio cittadino. «Ragusa si merita di più – sono le prime parole del nuovo sindaco del capoluogo ibleo – alzeremo l’asticella e cercheremo di tirarci fuori dalle secche in cui ci trovavamo». Non si esprime sull’aver espugnato una roccaforte pentastellata. 

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