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Siracusa, evasi tributi comunali per 400 milioni di euro

Di Francesco Nania |

La sacca di evasione dei tributi locali è rappresentata da percentuali importanti, tali da determinare lacune significative nelle casse comunali. Dal 2004 al 2014 l’evasione dei tributi a Siracusa ha superato la soglia dei 400 milioni di euro. Le stime sono quelle dettate dall’Ufficio ragioneria del Comune e rappresentano una delle voci negative del bilancio di previsione del 2018, che la Giunta Italia, dopo l’approvazione, è pronta a trasferire al consiglio comunale per l’esito definitivo.

Il bilancio della consapevolezza, della sostenibilità, della continuità. Questi gli aggettivi utilizzati a più riprese per presentare il documento di programmazione economica, messo a punto e approvato dalla Giunta comunale. Il sindaco Francesco Italia parla di operazione trasparenza e di condivisione, lanciando un appello al consiglio comunale per accorciare il più possibile i tempi di approvazione del bilancio di previsione del 2018. «E’ innegabile il quadro critico della situazione economica del Comune – dice Italia – ma non certo ai livelli di dissesto come è avvenuto per Catania e come lo è per 97 comuni siciliani con i conti in rosso e, di questi, 37 in dissesto. La città continua a tenere un equilibrio di bilancio e i conti sono a posto. Ciò significa che tutti i servizi obbligatori sono garantiti, soprattutto quelli riservati alle persone più fragili».

Nelle pieghe del bilancio, già per oltre la metà impegnato se non già speso, l’amministrazione comunale ha ricavato 600mila euro per la manutenzione degli immobili scolastici; 200mila euro per la manutenzione degli asili nido; 300mila euro per la manutenzione straordinaria del cimitero. «Abbiamo ricavato fondi e strumenti per allestire il piano di emergenza – ha chiarito il sindaco – perché è importante che i cittadini percepiscano la sicurezza della città. Ci rendiamo conto che questo è un bilancio cristallizzato alla passata amministrazione. Da lunedì contiamo di metterci al lavoro per i bilanci pluriennali a partire da quello di previsione per il 2019».

Sui rilievi della Corte dei conti, l’assessore comunale al Bilancio, Nicola Lo Iacono dice che «si tratta del frutto di 15 anni di attività amministrativa pregressa e stiamo rispondendo punto per punto entro il termine che ci è stato dato dai giudici contabili».

Sul fronte dell’evasione tributaria, l’assessore Lo Iacono sottolinea come Siracusa sia capofila di altri Comuni italiani «per mettere in atto delle metodologie nuove in tema di recupero delle sacche di evasione. Cominceremo dalle cosiddette partite solvibili dopo avere fatto uno screening con il coinvolgimento degli uffici comunali». Sul fronte dei servizi non ancora a regime, l’assessore alle Politiche scolastiche Pierpaolo Coppa ha spiegato che quello Asacom è partito con 10 giorni di ritardo, sono state esitate 4 gare per gli asili nido e altre 4 dovrebbero essere esitate nel giro di pochi giorni. «Il Comune vive una situazione di equilibrio – afferma il ragioniere generale Giorgio Giannì – ci sono debiti pregressi per investimenti e mutui pari a 50 milioni di euro, quando al’ex Provincia ne ha maturati 300milioni mentre Catania è sotto per 1miliardo e mezzo di euro. Anche per quanto riguarda il ritardo nei pagamenti di servizi, abbiamo un limite massimo di 30 giorni, quando in altri enti il limite è ben più superiore».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA