Notizie Locali


SEZIONI
Catania 23°

Sport

Play off per la B, per il Catania è l’ora della verità

Di Concetto Mannisi |

Trapani. Condannati a vincere. Per questioni di blasone, chiaro. Ma anche perché mentre altrove si cancellano con un colpo di spugna anni di “disamministrazione” (e ci risparmiamo gli aggettivi…), qui si continua a pagare per colpe mai effettivamente provate. E poi perché, per la prima volta in questi play off, il Catania ha soltanto questa opzione a disposizione, visto che persino il pareggio premierebbe il Trapani. E ancora, non ultimo, perché qualunque altro risultato sancirebbe il fallimento agonistico di una stagione in cui forse, è vero, si è proseguito nell’operazione di risanamento dei conti, ma non si è stati capaci di tirare fuori questo club e i suoi straordinari tifosi da quel campionato indecoroso che oggi risponde al nome di Serie C: campi di patate, spettacoli indecorosi, copertura mediatica indecente….

Vero è che non si può restare ancorati ai ricordi della Serie A; vero è pure che anche altre società prestigiose hanno impiegato lustri per venire fuori da questo pantano mentre altre ancora si ritrovano con i piedi sprofondati nella melma; ma è pure vero che per il patrimonio di tifo e di entusiasmo che anche quest’anno la città ha riservato a questi colori è stato un peccato mortale non avere sfruttato tale onda, non avere raddrizzato il timone quando se ne è avuta l’opportunità. Ciò fino a restare colpevolmente in balìa degli eventi quando le avversarie hanno cominciato a fare sul serio e il Catania si è ritrovato con lo spogliatoio in frantumi e senza uno straccio di idea per affrontare gli spareggi da protagonista.

Il ritorno di Sottil in panca, mossa disperata che comunque sembra sia servita a cambiare l’inerzia delle cose, ha permesso ai rossazzurri di ritrovare qualche certezza. Non ancora quelle sufficienti per realizzare l’impresa, ma una squadra che, anche con un pizzico di fortuna (il riferimento è al calcio di rigore contestatissimo dagli ospiti e che ha portato al pareggio), è riuscita a riequilibrare il match di mercoledì sera, beh, è possibile che qualcosa da dire in questa stagione possa ancora averla. E speriamo che lo faccia con la stessa voce possente che gli oltre quattrocento del settore ospite e i poco meno di duecento che troveranno posto in tribuna, con la sciarpa rossazzurra al collo, faranno sentire questa sera, dalle 20,30, al Provinciale.

Condannati a vincere, quindi. Il che, per certi versi, pur invidiando i due risultati su tre a disposizione del Trapani, potrebbe anche non essere un male. Perché, a parte la prima partita con la Reggina, peraltro sbloccata subito e indirizzata sui giusti binari anche dopo il momentaneo pareggio calabrese, ogni volta che il Catania ha pensato di gestire si è fatto male da solo. E’ stato così a Potenza, là dove gli etnei non sono stati capaci di mettere a frutto l’ennesimo vantaggio lampo, beccando il pari nel finale e rischiando tantissimo nel recupero. E forse sarebbe stato così anche nella successiva sfida del Massimino, dove però sono stati i lucani a passare per primi, costringendo a una faticosissima rincorsa la banda di Sottil, poi capace di salvarsi soltanto nel finale.

Invece quando il Catania è stato costretto a vincere lo ha fatto: in casa con la Juve Stabia, fra l’altro unica squadra che nel corso della stagione è stata in grado di violare il campo del Trapani (per i granata 49 dei 73 punti conquistati sono venuti sul proprio terreno di gioco, in virtù di 16 vittorie un pareggio e una sola sconfitta); a Catanzaro, quando si è stati capaci di sorprendere gli uomini di Auteri e, per un attimo, illudere la gente rossazzurra che la svolta tanto attesa in campionato era finalmente arrivata.

Ennesima illusione. Perché sappiamo perfettamente come è andata nelle gare a seguire. Sappiamo bene, pure, come è andato anche il primo round col Trapani, del bel gioco espresso dagli avversari e delle loro ingenuità che, alla fine, hanno compensato quelle catanesi. Ecco, forse è proprio da lì che bisogna ripartire. Dal risultato di mercoledì e dalla consapevolezza che anche il Trapani può sbagliare. Che se attaccati gli uomini di Italiano possono andare nel pallone. Che con la “garra” tanto cara ai sudamericani – ma forse, visti alcuni dei protagonisti in rossazzurro, meglio scomodare la “cazzimma” dei napoletani – anche partite terribilmente complicate come questa possono essere girate a proprio favore.

Ecco, provateci! Che se alla fine, dopo avere sputato sangue, non si dovesse farcela, beh, fallimento sportivo a parte, sarebbe almeno un modo per chiudere con dignità.

Trapani Catania è in programma domenbica alle ore 20,30 allo stadio provinciale di Trapani. Il Catania per passare il turno deve vincere. In caso di pareggio passa il Trapani che si è classificato davanti al Catania al termine della regular season.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


Articoli correlati