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Italia, la lunga notte di festa in Sicilia funestata da un incidente: 22enne perde la vita a Caltagirone

Caroselli d'auto cori, urla, clacson, trombette fuochi d’artificio.

Di Alfredo Zermo |

E' stata una lunga notte di festa quella appena trascorsa in tutto il Paese e la Sicilia non ha fatto eccezione. All’ultimo rigore che ha assegnato all’Italia la coppa di Europa 2020: gioia incontenibile nei luoghi dove sono stati allestiti i maxi schermi, cori, urla, clacson, trombette fuochi d’artificio. I primi caroselli di auto sono partiti subito dopo l’ultimo rigore e purtroppo l'euforia e la confusione hanno portato anche una tragedia, un incidente mortale a Caltagirone dove ha persone la vita un giovane di 22 anni (e non di 19, come si era appreso in un primo momento).

C'è chi ha tifato la Nazionale lontano dalle strade, sventolando il tricolori dai balconi e al riparo dai rischi del Covid e chi – al contrario – ha sfidato virus e assembramenti sognando la coppa europea davanti ai mega proiettori in luoghi pubblici all’aperto, sui lidi, nei bar, spesso sotto lo sguardo delle forze dell’ordine. 

Stabilimenti, chioschi e ristoranti hanno richiamato chi non ha voluto rinunciare ad assistere a questi 90 minuti cancellando i problemi della pandemia. Ma gli appelli alla responsabilità, come detto, sono stati ripetuti come un mantra. L’invito è stato quello di festeggiare usando la mascherina, dispositivo che però nessuno sembra usare. 

A Catania il serpentone tricolore sfila per le strade della movida, toccando il lungomare, piazza Europa fino al centro storico dove le piazze dono diventata come discoteche e la gente si è scatenata sino al mattino dimenticando per un po' problemi, pandemia e quant'altro.

Stesse scene a Siracusa, con Ortiglia imbandierata e pazza di gioia. A mezzanotte scendono in campo i tifosi ovunque: in una Ragusa baciata e scelta dai turisti, fino alle zone storiche agrigentine. E al centro dell’isola l’eco arriva forte e chiaro. I centri nisseni, l’Ennese. Festa ovunque anche nel Messinese con Taormina e Naxos piene di vacanzieri e di tifosi.

Ma non c'è stata città, paese, frazione in cui i tifosi non siano scesi in piazza o a cantare fuori dai balconi, proprio come nelle scene del lockdown che ora sembrano quasi dimenticate. 

La lunga notte di festa purtroppo però è stata funestata da un brutto incidente mortale. Un 19enne, Giuseppe Di Martino, ha perso la vita e quattro persone sono rimaste ferite la notte scorsa in uno scontro  avvenuto a Caltagirone che ha coinvolto un’auto di una società di vigilanza, due scooter e una moto.

Secondo una prima ricostruzione della polizia che indaga, tutti si stavano recando verso il centro della città per festeggiare la vittoria dell’Italia a Euro 2020. L’impatto è avvenuto non distante dall’ospedale "Gravina", dove i quattro feriti sono stati subito portati. Nessuno di loro è in pericolo di vita.

«A a Caltagirone c'è ben poco da festeggiare», perché «tanto è il dolore» per l’incidente stradale mortale che è costato la vita  a Giuseppe Di Martino, ha detto il sindaco Gino Ioppolo che parla di «città attonita, quella che ha accolto la notizia della morte del 22enne, un giovane pieno di vita, stroncata nella tardissima serata di ieri a seguito di un gravissimo incidente stradale avvenuto dopo la partita della Nazionale che è valsa agli azzurri la conquista dell’Europeo».  

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