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Second hand: nasce Vatogo, il primo marketplace online alleato dei negozi fisici

Di Redazione |

Vatogo, startup londinese pronta al debutto in Italia, è la prima piattaforma di e-commerce in cui i negozianti hanno un ruolo da protagonisti. L’utente infatti cerca i prodotti nel marketplace ma, prima di concludere l’acquisto, li prova in negozio.

Milano, 27 settembre 2022 – Economico, comodo, sostenibile: il second hand ormai ha conquistato tutti, sconfiggendo ogni pregiudizio. Solo nel 2021, quasi 23 milioni di italiani hanno acquistato almeno un articolo di seconda mano, con un volume di affari pari a 24 miliardi di euro (fonte: Osservatorio Second Hand Economy condotto da Doxa per Subito.it). Sicuramente l’online ha dato una spinta notevole al comparto, passando dai 5,4 miliardi di euro di fatturato nel 2014 agli 11,8 nel 2021, quasi la metà del totale.

Di portali ne esistono parecchi, ma è vero anche che non tutti gli articoli possono essere venduti ovunque: gioielli, device tecnologici e altri beni di lusso necessitano di garanzie ulteriori. Questa esigenza ha aperto la strada a marketplace specializzati nel lusso che si fanno carico in prima persona di una serie di passaggi, tra cui l’autenticazione del bene, come Vestiaire Collective in Europa e The RealReal negli Stati Uniti.

Modelli di indiscutibile successo che, tuttavia, per poter accentrare tutti questi servizi richiedono commissioni di servizio molto elevate: si va in media dal 30 al 50%. Inoltre, escludono completamente la rete dei negozi fisici. È vero infatti che (secondo il report annuale di Idealo) nel 2021 l’85% degli acquirenti italiani ha effettuato in media un acquisto online al mese. Ma è vero anche che il 72,6% degli intervistati da Idealo ha visitato un negozio fisico per guardare i prodotti prima di concludere l’acquisto, soprattutto se si tratta di elettronica (52,9%), scarpe & sneakers (45,3%), moda & accessori (38,0%).

“Il nostro modello operativo coniuga la comodità della vendita online con l’insostituibile esperienza di acquisto dei negozi tradizionali”, spiega Diego Esposito, amministratore delegato di Vatogo Italia. “Sappiamo bene che il second hand è una scelta sostenibile a livello ambientale, perché allunga la vita utile dei prodotti: se coinvolge i negozi fisici lo diventa anche a livello sociale ed economico, perché salvaguarda questi presìdi sul territorio e i relativi posti di lavoro”, aggiunge Marilena Neri, Marketing & PR Manager di Vatogo Italia.

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