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Gela, gravi fiscali senza ragione, impiegato dell’Agenzia delle Entrate condannato dalla Corte dei Conti

Di Redazione |

La Corte dei conti (Sezione giurisdizionale di appello per la Regione siciliana presieduta da Giovanni Coppola, relatore Vincenzo Lo Presti; Tommaso Brancato, Valter Del Rosaio, Guido Petrigni, consiglieri) ha condannato Giorgio Navarra, in servizio all’Agenzia delle entrate di Gela, a risarcire il ministero dell’Economia di 116 mila euro per avere effettuato sgravi tributari «senza alcuna giustificazione e con la generica motivazione “riliquidazione” – si legge nella sentenza – Per tali sgravi, non erano stati reperiti i fascicoli cartacei».

In primo grado l’impiegato era stato condannato a risarcire 165 mila euro. Secondo i giudici d’appello della Corte dei conti “non può non tenere nel debito conto che l’attività del Navarra è stata resa possibile da altrui tolleranze o mancanza di adeguati controlli che, senza escludere la responsabilità dell’impiegato, vanno, comunque apprezzate al fine di ridurre l’ammontare dell’addebito – prosegue la sentenza – Tenuto conto di tali obiettive ed indiscutibili circostanze con valutazione improntata ad equità, che non tutto il danno, sotto il profilo causale, possa essere addebitato al Navarra ma solo il 70% di esso (pari ad 116.666,79), compresa rivalutazione monetaria; mentre il restante 30% (pari ad 49.700,05) debba ascriversi alla responsabilità di chi ha omesso di apporre al sistema informatico i limiti necessari per impedire l’accesso al singolo operatore».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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