CATANIA – Il vertice per capire cosa sta succedendo nei pronto soccorso della città – e in quello del Garibaldi in particolare – è stato anticipato. Oggi stesso (e non più ieri, come annunciato), nel pomeriggio a Palazzo Esa ci sarà un vertice fra l’assessore regionale alla sanità e i commissari delle aziende ospedaliere catanese. Sul tavolo l’emergenza della medicina d’emergenza.Si partirà dal caso del Garibaldi (fino a 30 ore di attesa con 70 persone stipate nelle tre salette), per approfondire il tema dei pronto soccorso in tilt. Sul tavolo dell’assessore Razza un primo report sul caos di venerdì scorso: quella che viene definita «un’anomalia», ovvero «l’overbooking dei 60 ingressi registrati con codice rosso o giallo» (di cui 50 giallo, ovvero “urgenza”) in quel giorno di ordinaria follia. Più che a un’improvvisa pandemia, in assessorato sono convinti che il picco sia legato all’abbandono da parte dell’utenza del pronto soccorso del Vittorio Emanuele (in progressiva dismissione senza che sia ancora aperto quello del Policlinico), con il conseguente incremento di presenze al Garibaldi e al Cannizzaro. Ed è anche per questo che oggi, oltre a discutere dell’«individuazione di una seria rete organizzativa insieme al controllo operativo del 118», si dovrà per forza discutere di un «cronoprogramma dettagliato» di chiusure e aperture dei pronto soccorso catanesi.

Ma Razza è stato più volte sollecitato sull’altro caos catanese: quello all’Ordine dei medici. «Insieme ad altri soggetti istituzionali – rivela – ho provato a stimolare il confronto, affinché si concedesse un momento di riflessione comune». Ma la balcanizzazione dell’Ordine è un dato di fatto. E Razza fa un altro passo indietro «poiché mi è parso di comprendere che è difficile arrivare a una composizione delle parti, a maggior ragione il mio dovere è rimanere estraneo alla contesa». Ma una sua opinione sulle vicende dell’Ordine catanese, Razza, ce l’ha eccome. E l’ha condivisa con chi di dovere: «Nei giorni scorsi ho avvertito la necessità di scrivere al ministro della Salute per farle sapere il mio punto di vista». Giulia Grillo ha avviato l’iter di commissariamento, al netto delle dimissioni dell’ex presidente Massimo Buscema. Ma cos’ha scritto l’assessore al ministro? «Non posso rivelarlo, per il rispetto di tutte le istituzioni coinvolte».

Twitter: @MarioBarresi

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