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Tecnis, nuovo allarme dei lavoratori:

Tecnis, nuovo allarme dei lavoratori: il Cda ritira il piano di rientro

Oggi sit-in dei dipendenti davanti alla Prefettura di Catania

Di Redazione |

CATANIA – Il Cda della Tecnis ha deliberato il ritiro del Piano di ristrutturazione del debito che era in attesa di omologa, riservandosi di presentare una nuova proposta entro 15 giorni dal ritiro. Secondo il consiglio di amministrazione non ci sarebbero state le condizioni per attuarlo. La notizia ha ulteriormente aggravato la posizione dei lavoratori e posto ancor di più a rischio i cantieri; è già stato fissato una nuova protesta sindacale per oggi, a partire dalle ore 9, quando tutti i lavoratori in sciopero della Tecnis si raduneranno di fronte alla Prefettura, con Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, per manifestare e chiedere di essere incontrati dal prefetto.

«Siamo costretti a constatare che, a danno dei lavoratori e dell’attività stessa dei cantieri, sono stati bruciati mesi preziosissimi. Sembrerebbe inoltre che il supporto dei soci non sia stato così saldo come invece sarebbe dovuto essere ai fini del risanamento – commenta il segretario generale di Fillea Cgil, Giovanni Pistorio – Evidentemente il piano difettava sin dal principio nella strategia e nella sostanza. I rischi concreti sono sotto gli occhi di tutti: se i prossimi passaggi non saranno curati con cautela, a pagare saranno i lavoratori 900 lavoratori italiani di Tecnis e imprese collegate (sono 250 i lavoratori di Catania), nonché il nostro territorio, che si troverà con cantieri strategici e di alto profilo economico, bloccati. Senza una strategia vera assisteremo allo spezzettamento di questa realtà industriale. Il sindacato chiede rispetto per i lavoratori, per la città. Non sarebbe facile, in ogni caso, trovare delle maestranze immediatamente abili ad ultimare quanto già iniziato».

Il sindacato, intanto, chiede l’esercizio senza restrizioni dei poteri di surroga. Questo permetterebbe agli enti appaltanti di anticipare le somme necessarie a saldare quanto dovuto ai dipendenti. Nella giornata di ieri i lavoratori hanno continuato lo sciopero; tre le proteste per i dipendenti Tecnis e le aziende collegate. I sit-in si sono tenuti nel cantiere della Metropolitana di via Milo (nei pressi del vecchio ospedale Tomaselli) e nel cantiere dell’ospedale San Marco a San Giorgio. Agli scioperanti si sono aggiunti anche i lavoratori del cantiere Nord-Sud Enna Mistretta, che hanno protestato nella sede Tecnis di via Almirante 23.

I lavoratori hanno ribadito l’urgenza del saldo degli stipendi di settembre e ottobre 2015 e gennaio 2016, così come degli arretrati di versamenti in cassa edile per i mesi che vanno da luglio a ottobre scorsi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA