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‘Ndrangheta: dibattito al Liceo italiano di Buenos Aires

Argentina e Uruguay porti di transito del traffico di droga

Di Redazione |

BUENOS AIRES, 16 MAG – L’impatto criminale che il fenomeno mafioso, ed in particolare quello della ‘Ndrangheta calabrese, ha sulla società, è stato illustrato oggi agli studenti del Liceo italiano ‘Cristoforo Colombo’ di Buenos Aires nel corso di un dibattito sul tema: ‘Le loro idee, le nostre gambe. Lotta al crimine organizzato nel mondo a 30 anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio’, costate la vita ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Introdotto dalla professoressa Francesca Capelli, l’iniziativa ha permesso al capitano Marco Di Maggio, responsabile Sicurezza presso l’ambasciata d’Italia, di illustrare la dimensione ormai planetaria di una organizzazione come la ‘Ndrangheta, che conta 60.000 affiliati, 400 cellule operative in oltre 30 Paesi, e con un giro d’affari annuale di 25 miliardi di dollari, controllando il 40% del traffico mondiale di cocaina. “Un esempio del volume di droga che l’organizzazione muove – ha detto Di Maggio – è che nel solo porto di Gioia Tauro sono state sequestrate negli ultimi tempi 14.200 chili di cocaina”. L’azione di contrasto delle organizzazioni mafiose, ha ancora detto, è a tutto campo e non riguarda solo i Paesi produttori o quelli di arrivo, ma anche quelli di transito e di elaborazione, quali l’Argentina o l’Uruguay, come hanno provato gli arresti storici di Gaetano Fidanzati in Argentina nel febbraio 1990 e di Rocco Morabito, nel 2017 a Montevideo, poi fuggito e riarrestato nel 2021 in Brasile. Il dibattito è stato chiuso dal direttore dell’Ufficio scolastico del consolato generale di Buenos Aires, prof. Giampiero Finocchiaro, che ha presentato un video da lui girato a Palermo in cui sottolinea non solo la necessità di una presa di coscienza, ma anche dell’impegno individuale contro la criminalità.

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