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Coronavirus, ecco come si prepara la Sanità agrigentina all’epidemia

Di Redazione |

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha individuato, nei presidi ospedalieri di Agrigento, Sciacca, Licata e Canicattì, la disponibilità immediata di posti letto per il trattamento, non in terapia intensiva o sub-intensiva, di pazienti affetti da Covid-19. Sono stati anche potenziati gli organici del personale infermieristico con l’immissione in servizio, a partire dall’inizio della prossima settimana, di circa 50 unità dedicate specificamente alla cura delle persone affette da Coronavirus.

Oltre a questi provvedimenti l’ASP di Agrigento ha siglato un importante protocollo con l’ASP di Caltanissetta che prevede la rimodulazione dei reparti di terapia intensiva delle due province. In considerazione del fatto che all’ASP di Caltanissetta, diversamente da quanto in atto ad Agrigento, sono attivi 10 posti in Malattie Infettive e 10 posti in Pneumologia, le direzioni strategiche delle due aziende, previo consenso da parte dell’Assessorato Regionale della Salute, hanno ridefinito la distribuzione numerica e qualitativa dei pazienti bisognosi di cure in terapia intensiva.

Nello specifico è stato stabilito stabilito che i posti in terapia intensiva all’ASP di Caltanissetta siano dedicati esclusivamente al trattamento di casi Covid-19 e che gli stessi accolgano non solo i pazienti del comprensorio nisseno ma anche quelli, eventuali, provenienti dalla provincia di Agrigento.

Per converso l’ASP di Agrigento, che non tratterà i pazienti Covid-19 in terapia intensiva, destinerà i sedici posti di terapia intensiva “ordinaria” attualmente disponibili (otto presso l’ospedale di Agrigento e otto a Sciacca) sia ai pazienti “non Covid-19” agrigentini che quelli della provincia di Caltanissetta.

Per effetto di quanto stabilito, nel corso della prossima settimana l’ASP di Caltanissetta procederà a trasferire i propri pazienti già in cura presso il reparto di terapia intensiva di Agrigento.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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